Brandizzo, operai morti per una sequenza di errori. Le ipotesi sull’incidente

Incidente ferroviario di Brandizzo, le ipotesi al vaglio degli investigatori

Brandizzo, operai morti per una sequenza di errori. Le ipotesi sull’incidente emerse dall’analisi di audio e video

Gli inquirenti stanno analizzando i file audio e le immagini della telecamera sul binario 1, al fine di ricostruire cosa abbia causato l’incidente ferroviario di Brandizzo e cosa sia accaduto con precisione tra le 23 (arrivo della squadra) e l’ora dello schianto.

In base a quanto emerso fino ad ora sembra che l’incidente sia stato causato da una serie di errori umani. Sembra che l’inizio dei lavori sul binario non siano stati autorizzati. Dai file audio emergerebbero tre avvertimenti chiari: «Deve passare un treno, in ritardo»; «Non potete farlo prima di mezzanotte»; «Aspetta che chiedo».

Secondo quanto riportato da RaiNews: “la sala operativa avrebbe fornito all’addetto Rfi a Brandizzo delle fasce orarie nel corso delle quali effettuare i lavori, in relazione ai previsti passaggi dei treni. In particolare alla Procura di Ivrea, nella notte tra mercoledì e giovedì risulta una prima telefonata registrata intorno alle 23.30, mezzora prima dell’incidente. Si tratta di una delle chiamate tra Massa (addetto di Rfi al cantiere), e Chivasso (la dirigente di movimento). In quella telefonata, a quanto risulta, non viene concesso alcun via libera al cantiere”.

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I due indagati Antonio Massa e Andrea Girardin Gibin saranno interrogati nei prossimi giorni a Ivrea: “Queste persone, parzialmente, una loro versione l’hanno già fornita – conferma la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione – in parte consolidata da una serie di dati documentali, fotografici, video e telefonate di cui siamo già in possesso”.

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