Trigesimo di Berlusconi, la messa a Roma diventa un caso

Berlusconi museo

Trigesimo di Silvio Berlusconi, la messa a Roma diventa un caso tra la famiglia e Forza Italia

Mercoledì 12 luglio sarà trascorso un mese dalla scomparsa di Silvio Berlusconi e dopo le indiscrezioni riguardanti il testamento, un altro caso sta tenendo ancora accesi i riflettori sulla famiglia Berlusconi.

Questa volta si tratta della messa del trigesimo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il partito di Forza Italia vorrebbe che la messa dei trenta giorni venisse celebrata a Roma, visto che il funerale è stato svolto a Milano. Sembra che i membri del partito abbiano ricevuto un messaggio Whatsapp da Licia Ronzulli, in cui si legge: «In occasione del trigesimo della scomparsa del nostro presidente, mercoledì 12 luglio alle ore 19.30, presso la Basilica di Sant’Eustachio a Roma, verrà celebrata la santa messa in ricordo del nostro presidente».

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Tuttavia, l’iniziativa non sarebbe stata accolta con favore né dai familiari né da Marta Fascina. Sempre secondo quanto riportato dal Corriere dellla Sera, parenti e amici stretti si riuniranno presso la cappella di villa San Martino in una cerimonia privata, per evitare «l’effetto funerale bis». Un chiaro messaggio sembra sia stato recapitato allo stato maggiore degli azzurri: «Qualsiasi altra iniziativa è individuale». La risposta a questo messaggio sarebbe stata: «la messa sarà circoscritta ai soli parlamentari e che sarà una celebrazione sentita ma ristretta, non un funerale bis» e che si tratta di «un’iniziativa presa dai gruppi parlamentari, nata da parte di chi ha sentimenti religiosi».

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