Palermo, caso di omicidio-suicidio. I dubbi sulle ferite sul corpo di Laura

Palermo, caso di omicidio-suicidio. I dubbi sulle ferite sul corpo di Laura

Palermo, caso di omicidio-suicidio. I dubbi degli investigatori su come siano morti marito e moglie. Non convincono le ferite sul corpo di Laura

Ancora mistero sulla morte dei coniugi Laura Lupo e Pietro Delia, trovati senza vita nella loro casa di via Notarbartolo lo scorso sabato mattina. La pista privilegiata è quella dell’omicidio-suicidio, ma alcuni elementi del caso non convincono del tutto gli investigatori.

In particolare, destano perplessità le ferite rinvenute sul corpo di Laura Lupo, agente di polizia municipale. La donna presentava due colpi di pistola, uno al collo e uno alla testa. La prima ricostruzione dei fatti sarebbe stata messa in dubbio dalle rilevanze emerse nel corso dell’autopsia.

“Perché due colpi, se uno sarebbe stato sufficiente per causare la morte?” e ancora “Dopo il primo colpo, come è riuscita Laura Lupo a sparare il secondo?” Sul marito della donna i colpi di pistola sarebbe quattro rilevati al torace e all’addome.

Gli investigatori stanno dunque continuando a indagare a 360 gradi, non escludendo alcuna pista. Vengono passati al vaglio i tabulati telefonici della coppia, le loro relazioni interpersonali e la loro situazione finanziaria. Dunque, tutto è ancora da chiarire.

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Il comandante della polizia municipale di Palermo Angelo Colucciello una volta arrivato sul posto, aveva detto: «Una storia bruttissima che ci ha colto tutti di sorpresa. Nessuno poteva immaginare un epilogo così drammatico. La nostra collega era una persona caratterizzata da grande pacatezza e signorilità nel tratto e nel comportamento. Svolgeva l’attività negli uffici del giudice di Pace con grande professionalità e preparazione. Un’agente della polizia municipale irreprensibile».

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