Giulia Tramontano, tracce di veleno nel suo corpo. Ecco cosa significano

Giulia Tramontano

Giulia Tramontano, tracce di veleno nel suo corpo. Ecco cosa potrebbero significare e come si aggraverebbe la posizione di Impagnatiello

Nei giorni scorsi era emersa la possibilità di un avvelenamento prima dell’accoltellamento nel caso di femminicidio di Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio 2023. Secondo quanto emerso dalle indagini scientifiche sul pc dell’assassino, Impagnatiello avrebbe fatto ricerche on line su come avvelenare il feto.

Dalle analisi predispose sul feto e sul corpo della vittima, sarebbero emerse tracce di topicida, che potrebbe essere lo stesso delle bustine rinvenute nascoste nella cucina dell’abitazione dove vittima e carnefice vivevano.

Secondo quanto riportato da Il Giorno, “la presenza del veleno non sarebbe emersa dall’autopsia ma dall’esame tossicologico. Si tratta dei primissimi esiti, dato che la relazione finale non è stata ancora depositata”.

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Se gli esiti delle analisi dovessero essere confermati, si configurerebbe per Impagnatiello anche l’aggravante della premeditazione e della crudeltà. Nelle intenzioni dell’assassino, secondo quanto si ipotizza, c’era la volontà di eliminare il bambino, considerato il vero ostacolo per la sua nuova relazione.

Sempre secondo quanto riportato da Il Giorno, “nel mese dicembre 2022 Giulia, incinta da poco, aveva scritto in un messaggio WhatsApp che non si era sentita bene dopo aver bevuto “qualcosa di caldo”. La 29enne aveva legato quel malessere – che si era ripetuto più volte – alla gravidanza”.

Un elemento che per gli investigatori della procura non è trascurabile e che va approfondito per capire se l’idea dell’avvelenamento sia stata effettivamente concepita ed eventualmente messa in atto dall’assassino.

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