Disastro di Ustica, Mattarella nel 43° anniversario: “ricercare i tasselli mancanti”

Disastro di Ustica, Mattarella nel 43° anniversario ricercare i tasselli mancanti

Disastro di Ustica, Mattarella nel 43° anniversario: “ricercare i tasselli mancanti” per ricercare “verità e giustizia”

Il disastro aereo di Ustica è stato uno degli incidenti aerei più tragici nella storia dell’aviazione italiana. Si è verificato il 27 giugno 1980 al largo dell’isola di Ustica, situata nel mar Tirreno.

Il volo Itavia 870, un aereo Douglas DC-9, stava effettuando il tragitto da Bologna a Palermo, con diverse fermate intermedie. Tuttavia, intorno alle 20:59, l’aereo scomparve dai radar senza alcuna comunicazione di emergenza.

Le prime operazioni di ricerca e soccorso furono avviate immediatamente, ma fu solo il giorno successivo che furono individuati i primi relitti dell’aereo. I frammenti dell’aereo e i resti dei passeggeri furono trovati nell’area tra l’isola di Ustica e la Corsica. L’incidente causò la morte di tutte le 81 persone a bordo, tra cui 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri c’erano molti cittadini italiani, tra cui donne e bambini, così come cittadini stranieri provenienti da diverse nazioni.

La causa esatta del disastro aereo di Ustica è stata oggetto di dibattito e controversie per molti anni. Le prime indagini ufficiali indicarono che l’aereo era stato colpito da un missile, ma non si riuscì a determinare l’origine esatta del missile. Successivamente, una seconda teoria suggerì che l’aereo fosse stato coinvolto in una collisione aerea con un aereo militare. L’episodio ha scosso profondamente l’Italia e ha suscitato molte polemiche riguardo alla verità sull’incidente. Le indagini ufficiali sono state caratterizzate da incertezza e contese, e molti documenti relativi all’incidente sono stati classificati come segreti di Stato per diversi decenni.

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Solo nel 2007, dopo lunghe battaglie legali e richieste di trasparenza, la Corte di Cassazione italiana ha stabilito che l’aereo Itavia 870 era stato abbattuto da un missile. Tuttavia, la questione dell’origine del missile e i responsabili dell’attacco rimangono ancora oggetto di dibattito e non è stata ancora raggiunta una piena verità sugli eventi di quella terribile notte del 27 giugno 1980.

In occasione di questo 43° anniversario, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha

«La sera del 27 giugno di 43 anni or sono venne scritta una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore. La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze e responsabilità. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità. L’impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi. Una completa verità non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. I risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia».

Fonte immagine: https://www.quirinale.it/elementi/49902

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