Testamento di Berlusconi: i motivi del ritardo

Berlusconi funerali

Ci sarebbero questioni burocratiche da risolvere

Come ormai noto, nella giornata di ieri, 26 giugno, doveva essere pubblicato il testamento di Silvio Berlusconi.

L’atto ha però subito un ritardo, per, come spiega La Stampa, questioni burocratiche: ci sarebbero atti da terminare e finire.

Intanto però, spunta il nome di Marco Di Nunzio, classe 1968: beneficiario di un testamento ai Caraibi e giovedì si terrà la prima assemblea di Fininvest.

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Si discuterà di quel 20% dell’eredità di cui l’ex Cavaliere poteva disporre liberamente. Secondo La Stampa non ci sarà però nessun confronto o discussione visto il ritardo nell’apertura del testamento. Inoltre, i figli di Berlusconi sarebbero già tutti a conoscenza delle volontà del padre.

Per quanto riguarda Di Nunzio è un imprenditore nel settore dei cantieri navali in Colombia dove, il 21 settembre 2021, Berlusconi avrebbe firmato una integrazione di testamento. l’atto sarebbe stato pubblicato quattro giorni fa dalla cancelleria del ministero degli Esteri colombiano.

Nel testo si legge:  «Nomino legato il signor Marco Di Nunzio che possa disporre alla mia morte della somma di euro 20 milioni con l’onere di innalzare la struttura politica di Forza Italia e i Club Forza Silvio in Colombia; la somma di 6 milioni con l’onere di regali da depositarsi sul conto corrente in Miami, Florida». Poi, è stato inserito un elenco delle proprietà: «la Nave Principessa Vai Via e tutte le mie imbarcazioni, navi e natanti in mio possesso; il 100% delle azioni delle società proprietarie delle ville ad Antigua e nelle Antille con annesso terreno; il 2% della holding Fininvest Finanziaria di Investimento Spa».

Di Nunzio ha detto:  «Non sono un mitomane, sono consigliere del Comites in Colombia».

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