Ddl beneficenza, le nuove regole dopo il caso Ferragni

Ddl beneficenza, le nuove regole dopo in caso Ferragni

Ddl beneficenza, le nuove regole per gli influencer dopo il caso che vede protagonista Chiara Ferragni

Il disegno di legge sulla beneficenza, che sarà presentato nel prossimo Consiglio dei ministri, previsto per giovedì 26 gennaio, introduce una serie di misure volte a garantire la trasparenza e la correttezza delle iniziative di beneficenza che coinvolgono la vendita di prodotti.

Le principali novità trapelate dalla bozza del ddl sarebbero le seguenti:

  • Obbligo di informazione al consumatore: i produttori e i professionisti che promuovono iniziative di beneficenza sono tenuti a fornire ai consumatori informazioni complete e trasparenti sulla destinazione dei proventi derivanti dalla vendita dei prodotti. Queste informazioni devono essere indicate in modo chiaro e leggibile sui prodotti stessi, nonché sul sito web del produttore o del professionista.
  • Sanzioni: sono previste sanzioni amministrative da 5.000 a 50.000 euro per i casi di violazione degli obblighi di informazione. La misura della sanzione amministrativa da 5mila a 50mila euro “è determinata, in ogni singolo caso, facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto e al numero delle unità poste in vendita”.
  • Controllo: l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) è competente a vigilare sul rispetto delle disposizioni del ddl. Competente a irrogare le sanzioni è l’Antitrust.

Il ddl è stato introdotto in seguito alla vicenda di Chiara Ferragni, che nel 2023 aveva lanciato una serie di collaborazioni di beneficenza. La campagna pubblicitaria della linea aveva suscitato polemiche per la presunta mancanza di trasparenza sulla destinazione dei proventi.

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Se il ddl passerà in Consiglio dei ministri, dovrebbe essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Ecco alcuni esempi di informazioni che devono essere fornite ai consumatori in base al ddl:

  • Finalità della beneficenza: l’iniziativa di beneficenza è finalizzata alla raccolta di fondi per una specifica causa, come la ricerca scientifica, la tutela dell’ambiente, il sostegno a persone in difficoltà, ecc.
  • Destinatario della beneficenza: i fondi raccolti saranno destinati a una specifica organizzazione no profit, che deve essere identificata in modo chiaro.
  • Importo o quota destinati alla beneficenza: è necessario indicare l’importo o la quota dei proventi che saranno destinati alla beneficenza.
  • Termine di versamento dei fondi: è necessario indicare il termine entro cui i fondi raccolti dovranno essere versati alla destinazione prevista.

Il ddl mira a tutelare i consumatori, garantendo loro che le loro donazioni siano effettivamente destinate a fini benefici.

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