Stupro di Catania, la vittima riconosce i suoi aggressori

Stupro di Catania, la vittima riconosce i suoi aggressori

Stupro di Catania, la vittima riconosce i suoi aggressori. Previsto per oggi l’interrogatorio di garanzia di cinque aggressori

La 13enne che lo scorso martedì è stata violentata nei bagni pubblici di Villa Bellini a Catania ha identificato i due autori dello stupro. Il riconoscimento è avvenuto attraverso durante un confronto all’americana. La vittima è riuscita a identificare anche una terza persona, quella che la teneva ferma.

Gli altri quattro membri del branco non sono stati riconosciuti dalla giovane, poiché dice di non averli visti in volto e di non voler accusare persone che potrebbero essere innocenti. La giovane, la sera dello stupro, era insieme al fidanzato 17enne, che ha dovuto assistere alla violenza perché immobilizzato da altri del gruppo, mentre la vittima chiedeva ai suoi aguzzini di lasciarla stare: “Vi imploro, vi supplico, non mi fate del male, lasciatemi andare…”, avrebbe detto loro.

Anche il fidanzato è stato fondamentale nell’identificazione, così come uno dei fermati che ha deciso di collaborare dopo aver parlato con un operatore della struttura, dove ora è agli arresti domiciliari: “È sotto shock – ha detto l’avvocato Angela Pennisi, rappresentante legale della comunità – ha capito la gravità del gesto che ha commesso e l’importanza di collaborare con le forze dell’ordine”.

Il branco sarebbe composto tutto da giovani egiziani giunti in Italia da minorenni tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2023, accolti in alcune comunità. È atteso per oggi lunedì 5 febbraio, nel Palazzo di Giustizia di Catania, l’interrogatorio di garanzia, davanti al gip Carlo Umberto Cannella, dei cinque giovani fermati dai carabinieri.

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