Palermo, cinque operai morti sul lavoro. Uno aveva 71 anni. Grave un sesto operaio
Cinque operai hanno perso la vita mentre svolgevano lavori di manutenzione in un impianto di acque reflue a Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto operaio è rimasto gravemente ferito e si trova ricoverato in terapia intensiva.
La tragedia si è consumata nella mattinata di lunedì 6 maggio 2024. Gli operai, tutti dipendenti di una ditta esterna all’AMAP, la società che gestisce le reti idriche e fognarie del capoluogo siciliano, erano impegnati in lavori di manutenzione ordinaria presso l’impianto di sollevamento delle acque reflue sul lungomare.
Secondo le prime ricostruzioni, le vittime sarebbero rimaste intossicate da gas tossici, idrogeno solforato, che si sarebbe sprigionato all’interno dei cunicoli sotterranei dell’impianto.
A dare l’allarme è stato un settimo operaio che si trovava all’esterno. I soccorritori, intervenuti prontamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di cinque operai. Il sesto, le cui condizioni sono apparse subito gravissime, è stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Palermo, dove è stato ricoverato in terapia intensiva.
Le vittime della tragedia sul lavoro sono il 71enne Epifanio Assazia, contitolare della ditta che effettuava il lavoro, Giuseppe Miraglia, il 50enne Roberto Raneri, il 59enne Ignazio Giordano e Giuseppe La Barbera.
❌️ #Palermo, intervento #vigilidelfuoco dalle 14 a Casteldaccia per un incidente in un impianto di depurazione delle acque reflue: soccorso 1 operaio in stato di incoscienza e affidato ai sanitari, 1 rimasto illeso. Recuperati i corpi privi di vita di altri 5 [#6maggio 16:00] pic.twitter.com/Pq6M27pOsj
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) May 6, 2024
“Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso tutto questo non sarebbe successo”, ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Girolamo Bentivoglio Fiandra.
“Gli operai stavano lavorando alla pulizia dei pozzetti della rete fognaria perché ci era arrivata una segnalazione e una richiesta di intervento”, ha dichiarato il presidente di Amap, Alessandro Di Martino: “È una cosa assurda – aggiunge Di Martino – L’odore era tale che non è comprensibile come non si siano protetti”.
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Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, la Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco, oltre alle ambulanze del 118. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per accertare le cause dell’incidente e per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.
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