Strage di Ardea: escluso il raptus estemporaneo del killer

Strage di Ardea escluso il raptus estemporaneo del killer

Strage di Ardea: gli inquirenti stanno indagando sulle motivazioni del gesto ed è stato escluso il raptus estemporaneo

Gli inquirenti stanno indagando per scoprire le motivazioni del gesto folle, che ha indotto Andrea Pignani a sparare e uccidere due bambini, Daniel e David Fusinato, e un uomo, Salvatore Ranieri, ad Ardea lo scorso 13 giugno.

Secondo quanto emerso fino ad ora, l’azione del giovane ingegnere informatico non è riconducibile ad un raptus estemporaneo, ma si pensa ad una azione studiata o ispirata da qualcosa o qualcuno. Dalle perquisizioni in casa del killer, sono emerse una serie di attrezzature informatiche, che apparentemente possono essere normali se si pensa alla formazione dell’uomo, ma che associati ad altri dettagli, fanno emergere altri interrogativi.

Quattro schermi, due webcam, hard disk e altri elementi sono stati ritrovati spenti e se a questi si aggiungono altri dettagli sull’abbigliamento indossato dell’assassino e sul suo modo di agire, ovvero uno zaino, guanti, cappuccio della felpa calato sulla testa, i colpi esplosi a bruciapelo, le ipotesi conducono alla possibilità che Pignani seguisse uno schema preciso.

Leggi anche: Ardea: la dinamica della sparatoria e le parole del padre di David e Daniel

Non ancora è chiaro se il killer partecipasse ad un macabro gioco di ruolo, se facesse parte di qualche setta particolarmente deviata, le ipotesi in tal senso sono molte e tutte da verificare. Bisognerà fare chiarezza anche sull’atto estremo di Pignani che lo ha portato al suicidio e perché avesse a disposizione la pistola del padre deceduto un anno prima.

Intanto, sono state condotte le autopsie dei due bambini e poi si procederà a quella dell’anziana vittima, mentre ancora non sono stati fissati i funerali, che potrebbero essere celebrati domani o venerdì.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *