Spot Esselunga, parla il pubblicitario che l’ha ideato

Esselunga

Lo spot è diventato un caso politico

È diventato un caso quasi politico il nuovo spot dell’Esselunga con protagonista una famiglia divorziata. A spiegarne il pensiero e l’idea che si celi dietro è così Luca Lorenzini, cofondatore con Luca Pannese dell’agenzia creativa Small.

È lui la mente dietro la pubblicità della catena di supermercati che ha persino catturato l’attenzione del Premier Giorgia Meloni.

Lorenzini così ha parlato sia a Repubblica che la Stampa: il concetto di famiglia Mulino Bianco è stato scardinato:  «Quello era l’esempio della famiglia perfetta a quei tempi. Il nostro è il racconto di un altro tipo di famiglia».

Lo spot Esselunga, spiega, non voleva difendere nessun concetto di famiglia tradizionale.
«A dire il vero di solito vediamo la famiglia felice classica, che si alza al mattino, tutti fanno colazione assieme, sono felici e uniti. Di famiglie così ce ne sono tante, noi abbiamo deciso di raccontarne un’altra, che non è irreale, genitori separati li conosciamo tutti, se non lo siamo noi stessi».

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E sul perché sia stata tirata in ballo la pesca, aggiunge: «Siamo partiti da una idea con il nostro cliente e da una richiesta, abbiamo pensato a come sviluppare un racconto molto cinematografico e lungo – due minuti sono fuori dai canoni classici della pubblicità – e abbiamo pensato alla pesca come spunto di un racconto. Potevano esserci molti altri spunti e molte altre storie, magari ce ne saranno».

Poi conclude: «abbiamo notato come molti abbiano interpretato lo spot in base alla loro esperienza personale. Ai primi rispondiamo che abbiamo ricevuto decine di messaggi di persone ormai adulte che ci hanno detto: “Io facevo la stessa cosa, mi sono rivisto in quella bambina”. Quindi pensiamo di aver raccontato una storia verosimile».

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