Sinner, Panatta e Pietrangeli commentano il trionfo australiano

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 E Pietrangeli ribadisce: “Non sono un rosicone”

Dopo la vittoria di Jannik Sinner i grandi del passato hanno commentato l’impresa dell’azzurro. Su tutti Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta.

A Repubblica, il primo ha spiegato: «Ogni volta che mi viene chiesto un commento, qualunque cosa dica, succede sempre che a qualcuno risulti come un rosicone invidioso. E io ci resto male». E quando il giornalista Paolo Rossi gli obietta che anche se resta in silenzio può dare questa impressione, replica: «Anche questo è un punto di vista da non trascurare…».

Quando lo vedrà gli dirà: «Bravo. Semplicemente bravo. Cosa che gli avranno detto un milione di persone, ma di fronte a questi capolavori non c’è bisogno di ridondanze. E le persone vere non hanno bisogno di salire sul carro dei vincitori».

Invece, Adriano Panatta, ha commentato l’impresa di Sinner a Corriere della Sera.

Sulla sua vittoria in Australia: «Perché ormai serve come i migliori battitori del circuito e ha una risposta degna di Djokovic. È un tennista completo, con una mentalità che gli permette di non temere più nessuno. È un freddo, non trema davanti a nulla. La testa: tutto passa dalla testa… A me Jannik da quel punto di vista ricorda Nadal, uno che non molla un 15, che lotta sulla prima palla del match come se fosse l’ultima. E la cosa bella è che, a 22 anni, ha ancora molti margini di miglioramento».

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