Omicidio di Desirée Piovanelli, torna in libertà uno dei suoi assassini

Omicidio di Desirée Piovanelli, torna in libertà uno dei suoi assassini

Omicidio di Desirée Piovanelli, torna in libertà Giovanni Erra, uno dei quattro carnefici della 15enne attirata con l’inganno in una cascina

Giovanni Erra fu condannato a 20 anni di carcere per aver massacrato, insieme a tre minorenni, Nicola Bertocchi, Mattia Franco (detto Bibo) e Nicola Vavassori (detto Nico) Desirée Piovanelli, la quindicenne che venne attirata in un cascinale con il pretesto di mostrarle dei gattini appena nati. A convincerla fu uno dei due ragazzi minorenni, vicino di casa di Desirée.

Una volta caduta nella trappola, i quattro avrebbero cercato di violentarla ma la reazione di Desirée scatenò la furia omicida. Venne colpita da una prima coltellata al torace e poi cercando di fuggire, sarebbe stata riportata al piano di sopra e uccisa. I genitori di Desirée ne denunciarono la scomparsa la sera del 28 settembre 2002. Iniziarono le ricerche e le indagini che portarono ad uno dei giovani, che confessò.

Giovanni Erra, che all’epoca dei fatti aveva 36 anni ed era l’unico adulto, fu condannato a 20 anni di carcere e nel 2025 la sua pena potrebbe terminare e tornare in libertà. I tre minorenni già hanno scontato la loro pena. Attualmente Erra non è più in carcere a Bollate ma è stato affidato ai servizi sociali e vive in una comunità.

Tuttavia, la famiglia delle vittima chiede che il caso venga riaperto. Il padre di Desirée, Maurizio Piovanelli oggi, come in passato, ha ribadito la sua volontà di chiedere la riapertura del caso, poiché troppe cose non tornano. In particolare, fu rinvenuta la “Traccia di un soggetto di sesso maschile diverso dagli indagati”, secondo quanto riportato dall’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano nella relazione. I tre giovani però hanno sempre negato la presenza di un quinto uomo.

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Solo pochi anni fa venne aperto un nuovo filone d’indagine, legato a droga e prostituzione minorile, con il coinvolgimento di “persone importanti” e di un supertestimone, ma le indagini non hanno rivelato nulla di nuovo.

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