Mostra del Cinema di Venezia, “Enea”, in concorso il film di Pietro Castellitto

Mostra del Cinema di Venezia, Enea, in concorso il film di Pietro Castellitto

Mostra del Cinema di Venezia, “Enea”, in concorso il film di Pietro Castellitto, che è alla sua seconda partecipazione alla kermesse

Tra i sei film italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 anche la pellicola firmata da Pietro Castellitto, che è anche uno degli interpreti insieme a Giorgio Quarzo Guarascio, Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Cesare Castellitto e con Sergio Castellitto.

Il film Enea, rincorre il mito che porta nel nome: lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e alle feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.

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Pietro Castellitto ha così raccontato il suo personaggio: “Enea è un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere. La componente criminale del film viaggia silenziosa su un binario nascosto, e sopraggiunge improvvisa nelle fessure dei rapporti quotidiani, sconvolgendo i protagonisti ignari”.

Alla base del film, dice sempre il regista c’è “L’idea di creare una narrazione in cui il punto di vista dello spettatore combaciasse con quello di chi subisce il narcotraffico: all’improvviso si può vincere e all’improvviso si può morire, e nessuno saprà mai il perché. I protagonisti sono mossi dal mistero della giovinezza. Non fanno quello che fanno né per i soldi né per il potere, ma forse per vitalità, per testare il cuore, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi oggi, all’alba di questo nuovo millennio, saturo di guerre raccontate e di attentati soltanto visti”.

Pietro Castellitto è alla sua seconda presenza al Concorso, dopo aver presentato nel 2020 la sua opera prima “I Predatori” a Orizzonti.

Fonte immagine: https://www.labiennale.org/it/cinema/2023/venezia-80-concorso/enea

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