Israele ammette l’uccisione per errore di una bambina di 4 anni. Ecco cosa è accaduto secondo una prima ricostruzione
La polizia israeliana ha ammesso di aver ucciso per errore una bambina palestinese di 4 anni durante il tentativo di neutralizzare un uomo, che alla guida di un’auto, si era schiantato contro un checkpoint in Cisgiordania.
Secondo quanto ricostruito, il veicolo con a bordo un uomo e una donna ha accelerato nei pressi del checkpoint nella città di Biddu, ferendo leggermente una giovane agente della polizia di frontiera. In quel momento, i poliziotti hanno aperto il fuoco, uccidendo entrambi, ma gli spari hanno raggiunto accidentalmente anche il veicolo che viaggiava subito dietro e al cui interno si trovava la bimba.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi e nonostante gli immediati soccorsi, la piccola è stata dichiarata morta poco dopo.
Secondo i dati, sarebbero più di 10 i bambini che al giorno, in media, hanno perso una o entrambe le gambe a Gaza dall’inizio del conflitto. A riportare i dati è Save the Children, dichiarando in una nota che dal dal 7 ottobre, secondo l’Unicef, a più di 1.000 bambini sono state amputate una o entrambe le gambe.
Molte di queste operazioni – ricorda Save The Children – sono state effettuate senza anestesia, a causa della paralisi del sistema sanitario nella Striscia provocata dal conflitto e della grave carenza di medici e infermieri e di forniture mediche come anestetici e antibiotici, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
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