Il “Quiet quitting” colpisce anche i dipendenti italiani. Ecco i dati ufficiali

Il Quiet quitting colpisce anche i dipendenti italiani. Ecco i dati ufficiali

Il Quiet quitting colpisce anche i dipendenti italiani. Ecco di cosa si tratta e cosa dicono i dati ufficiali appena pubblicati

“Quiet quitting” è un termine che si riferisce a un comportamento in cui un dipendente riduce gradualmente o silenziosamente il proprio impegno e la propria produttività sul posto di lavoro, senza necessariamente dare le dimissioni in modo esplicito. Questo termine è spesso utilizzato per descrivere una situazione in cui un dipendente diventa gradualmente meno coinvolto nel proprio lavoro, evitando l’attenzione o i conflitti diretti con il datore di lavoro o i colleghi.

Le ragioni per cui un dipendente potrebbe adottare la strategia del “quiet quitting” possono variare. Potrebbe trattarsi di mancanza di motivazione, disillusione riguardo al lavoro o all’ambiente lavorativo, problemi personali non risolti, mancanza di opportunità di crescita o sviluppo professionale, o altri fattori che influenzano negativamente l’entusiasmo e l’impegno dell’individuo.

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Il “quiet quitting” può essere problematico per le organizzazioni poiché, anche se un dipendente rimane formalmente in carica, la sua mancanza di impegno può avere un impatto negativo sulla produttività complessiva del team e sul morale dell’ambiente lavorativo. Nel rapporto annuale 2023 “State of the Global Workplace”, recentemente pubblicato, Gallup esplora le tendenze globali del posto di lavoro, identificando le principali sfide e soluzioni supportate dalla scienza per superarle. Dal report emerge che il 46% dei lavoratori italiani si dice stressato dal proprio impiego. Lo stesso dato è registrato in Finlandia, mentre peggio degli italiani sono i lavorato in Grecia (60%), Malta (56%), Lussemburgo e Cipro (51%) e Albania (47%). Meglio di noi la Germania, Spagna, Francia e Lettonia.

Per contrastare il “quiet quitting”, le aziende possono cercare di instaurare una comunicazione aperta con i dipendenti, offrire opportunità di sviluppo professionale, riconoscimento e incentivazione adeguata, e affrontare eventuali problemi di relazione o di ambiente che potrebbero influire sul coinvolgimento dei dipendenti. Secondo Gallup, le soluzioni possono essere:

  •  Coinvolgimento o cultura (41%) – ad esempio, management disponibile, maggiore rispetto da parte dei dipendenti, opportunità di promozione, guida più forte
  • Retribuzione e benefit (28%) – ad esempio, bonus per un lavoro eccellente, sostegno per i costi del tragitto giornaliero, aumento salariale per riflettere equamente il lavoro svolto, assistenza all’infanzia sovvenzionata
  • Benessere (16%) – ad esempio, comunicazione chiara, flessibilità nel lavorare da casa, meno straordinari, opportunità sociali con i colleghi.
Foto di MART PRODUCTION: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-lavorando-cuffie-dipendente-7709278/

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