Giallo di Aosta, ecco com’è morta la donna trovata nella chiesa sconsacrata

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Giallo di Aosta, ecco com’è morta la donna trovata nella chiesa sconsacrata. L’autopsia darà maggiori certezze

Una giovane donna, ancora da identificare, è stata trovata senza vita all’interno di una chiesetta diroccata in Valle d’Aosta. Il macabro ritrovamento è avvenuto venerdì 5 aprile 2024, nel comune di La Salle, da parte di un gruppo di escursionisti.

Le indagini sono in corso per chiarire i fatti. Dalle prime ipotesi, sembrerebbe che la donna sia stata vittima di un’aggressione. Il corpo presentava infatti un profondo taglio al collo, che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere la causa del decesso. Non si escludono però altre piste.

Gli investigatori stanno cercando di identificare la vittima e di ricostruire i suoi ultimi movimenti. Potrebbe trattarsi di una cittadina francese, ma non risultano per ora denunce di scomparsa. Al momento non si hanno elementi che facciano ipotizzare il movente dell’omicidio.

In un primo momento si è parlato di un furgone camperizzato do colore bordeaux, ma un testimone a La Stampa racconta che il furgone non c’entra nulla e afferma di aver visto una coppia di ragazzi la mattina di martedì 2 aprile: «Camminavano, erano a piedi. Lei: molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Erano vestiti come due dark, tutti di scuro. Come quei ragazzi che venerano la morte. Ho pensato: due vampiri. E ho pensato anche un’altra cosa, per cui adesso provo molta vergogna: lei era così pallida che sembrava un cadavere. Non riesco più a dormire sapendo quello che è successo». Il testimone ha già parlato con i carabinieri: «Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne».

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L’uomo aggiunge che durante la loro conversazione «ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi. Non sembrava un tipo violento, tutt’altro. Non sembrava nemmeno uno con problemi di droga. Con me è stato gentile. Io non credo che l’abbia uccisa»

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