Depressione e ansia sociale: la confessione della tennista Naomi Osaka

La tennista è stata al centro di diverse polemiche

Naomi Osaka, per ci non lo sapesse, non è solo una tennista ma è forse il volto di questi ultimi anni che al femminile non hanno più una leader.

Da quando Serena Williams, complice l’età e la forma fisica non al top, non ha più fatto la Serena Williams lo scettro del tennis femminile passa da una atleta all’altra.

Tra le atlete che più si sono affermate in questo periodo c’è Naomi Osaka, la tennista che fino a due anni fa aveva doppio passaporto (giapponese e americano).

La legge giapponese, compiuti i 22 anni d’età l’ha “costretta” a fare la sua scelta con la Osaka che ha optato per il Giappone in vista dei Giochi di Tokyo.

Impegnata socialmente, schierata a favore delle lotte per la parità di sesso e contro le disaguaglianze sociali è anche una delle più “richieste” dagli sponsor.

Eppure, succede spesso, la popolarità non compensi il resto e la notorietà sia una arma a doppio taglio. Poco prima dell’inizio del Roland Garros aveva così annunciato di non voler rilasciare conferenze stampa.

Le conferenze, al termine dei vari turni, sono obbligatorie: ma la giapponese aveva spiegato di non sentirsi a proprio agio.

Era poi arrivato un comunicato congiunto, da parte di tutte le prove Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open) dove si esortava la giocatrice a tornare sui suoi passi.

Si diceva anche che la scelta sarebbe costata 15.000 € e che in vano si era provato a parlare con la Osaka.

La Osaka, così ieri sera ha annunciato a sorpresa il suo ritiro.

Molti avevano pensato che dietro la scelta di non parlare con la stampa ci fosse qualche problema con i giornalisti.

Invece c’era ben altro. Con un lungo post su Instagram ha svelato tutte le sue fragilità, ha spiegato di avere ansia sociale e di aver sofferto, dopo la vittoria nel 2018 degli US Open di depressione.

Un racconto onesto e senza filtri che colpisce visto che la tennista ha soli 23 anni.

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