Raccolta fondi per una bimba malata di tumore, i dubbi di Selvaggia Lucarelli

Raccolta fondi per una bimba malata di tumore, i dubbi di Selvaggia Lucarelli espressi su un post Facebook. Ecco cosa dice la giornalista

Nei giorni scorsi una notevole eco mediatica si è avuta intorno alla storia di una bimba affetta da una grave forma tumorale, che i medici hanno definiti irreversibili. Quando la malattia della bimba è peggiorata, i genitori hanno deciso di dare vita ad una una raccolta fondi per realizzare i sogni della figlia: «Faremo passare tutto il tempo che Dio vorrà concederle facendola divertire e portandola nei posti che desidera».

Per la raccolta fondi si sarebbero attivate delle piattaforme specifiche e della pubblicità si sarebbe occupato un volontario della pagina Facebook «Il Babbo Natale dei Bambini». Nell’ultimo post, gli utenti vengono così informati: «Buonasera a tutti, comunico con molto piacere che i desideri di Sara sono stati tutti esauditi, e che il totale raccolto è di €117.433 così suddivisi: Gofundme Mamma Maria €6.440; Gofundme Papà Mattia 78.793 (gli altri soldi presenti sul conto erano precedenti alla raccolta dei desideri e non li abbiamo conteggiati giustamente); Iban Intestato alla Mamma Maria per la raccolta dei desideri di Sara ‘Il Babbo Natale Dei Bambini’ €32.200. Per la massima trasparenza mamma e papà hanno già mandato la mail di richiesta dell’estratto conto di Visa Mooney e nei prossimi giorni appena lo avremo ve lo metterò sulla pagina mentre per Gofundme lo potete vedere tranquillamente perché scorrendo ci sono le donazioni con data e importo con il nome del donatore».

Della vicenda si era interessato anche Matteo Salvini ed Elettra Lamborghini, quest’ultima da sempre vicina a storie di questo genere. Tuttavia, qualche dubbio è sorto a Selvaggia Lucarelli, che sul suo profilo Facebook scrive: “Prima cosa: questa famiglia raccoglie fondi da anni e non per esaudire i desideri della bambina. Nel 2021 aveva ricevuto 130 000 euro dall’associazione “cuore e territorio”. Si era scritto che il denaro serviva per CURE MOLTO COSTOSE. Le cure sono a carico del servizio sanitario, come risaputo. E perché i genitori si erano dovuti licenziare entrambi. I genitori, come tutti i genitori di bambini malati, potevano usufruire di numerose agevolazioni tra congedi straordinari e altro, vale per tutti. In realtà però non si è capito bene cosa facessero negli ultimi tempi, pare i rider ma “… negli ultimi mesi non siamo riusciti più a lavorare perché le condizioni di S. ci imponevano di starle costantemente vicini, anche nei colloqui coi medici che ci volevano entrambi”, ha detto la madre alla stampa. I genitori hanno assegno di accompagnamento e altri sussidi. I genitori, visto che avevano difficoltà a pagare l’affitto, hanno ricevuto una casa dal comune di Faenza”.

La giornalista cerca di fare chiarezza sulla raccolta fondi: “Avevano i loro conti correnti su cui donare visibili sulle loro pagine social fino a ieri. Grazie a quest’ultima raccolta fondi sponsorizzata dalla stampa per esaudire i desideri della figlia hanno raccolto, dicono, 117 mila euro. In realtà è impossibile sapere la cifra esatta perché questa è la cifra raccolta su due Gofundme diversi, uno della madre e uno del padre. Poi c’è Satispay. Poi i conti diretti. Sulla pagina Fb chiedono soldi per esaudire i desideri della figlia perché purtroppo non sopravviverà (loro scrivono MORIRÀ) e nell’altra per aiutarla a vincere contro la malattia. Questo “babbo natale dei bambini” che li aiuta nessuno sa chi sia”.

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Ed è proprio sull’identità e il ruolo di questo anonimo volontario che la Lucarelli pone l’accento: “Non vuole rivelare la sua identità, però aiuta anche altre due famiglie una delle quali raccoglie fondi da anni e anni in un modo ambiguo che avevo già segnalato anni fa. I desideri della bambina (Gardaland, un giro su un pony etc) sono stati già in parte esauditi, altri verranno esauditi. In entrambi i casi “i desideri” sono stati praticamente tutti regalati. Allertati da una mia innocua storia su Instagram in cui neppure li citavo i genitori hanno chiuso in fretta e furia la raccolta dicendo che i desideri erano esauditi e che se fossero avanzati dei soldi li avrebbero donati ad altre famiglie seguite dal misterioso babbo natale dei bambini. Quindi chi ha donato per i desideri della loro bambina ora, nel caso, vede i propri soldi andare ad altre storie e famiglie di cui non sa nulla (e su cui ripeto, ho molte perplessità da anni”).
Infine, conclude rivolgendosi ai giornalisti: “Un grande caos. Tanto più che le raccolte su Gofundme di questa famiglia rivelano una cosa evidente: chiedevano soldi da mesi e mesi a cadenza quasi giornaliera, nulla a che fare con i desideri della piccola. Ora la domanda ai giornalisti è: perché continuare con questa pratica indecente che è la promozione di raccolte senza nessuna verifica? I giornali dovrebbero fornire strumenti di comprensione ai lettori, non toglierglieli. E invece continuate con questa cialtroneria, supportati da Salvini e da altri imperatori del populismo disinformato. Con tre risultati pericolosi: togliete risorse al terzo settore dirottando denaro a caso e confondendo i lettori. Mettete sotto la lente di ingrandimento gente che potrebbe evitare guai e imbarazzi se fosse ignorata o aiutata in forme diverse. Chi poi prova a ristabilire la verità è uno stronzo!”.
La risposta del padre della bimba non si è fatta attendere. Mattia Cantagalli ha, dunque, sottolineato le inesattezze e la «mancanza di conoscenze specifiche» della Lucarelli. Al Corriere di Romagna ha sottolineato il fatto che Selvaggia Lucarelli dice «cose inesatte» e «non conosce bene la situazione. Al Ravenna Today, l’uomo ha poi detto: «Una cosa che abbiamo sempre chiarito fin da subito: quei soldi, quando Sara morirà, non resteranno a noi, ma andranno a famiglie bisognose che hanno bambini malati come Sara». Infine, invita, Lucarelli a «venire a trovarci di persona, così potrà conoscere Sara e capire che siamo persone oneste».

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