Consiglio Europeo, preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza

Consiglio Europeo, preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza

Consiglio Europeo, preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza. Ecco le conclusioni della prima giornata

Sta per iniziare a Bruxelles la seconda giornata del Consiglio europeo. Questa mattina dopo la foto di famiglia in occasione del trentesimo anniversario dello Spazio economico europeo, ci sarà uno ‘scambio di opinioni’ con i primi ministri di Islanda, Norvegia e Liechtenstein. Alle 10.30 è previsto l’Euro Summit. Riprenderanno quindi i lavori del Consiglio, con in agenda i temi non ancora affrontati ieri, a partire dall’Intelligenza artificiale e dall’agricoltura.

Non mancano i temi delicati come la guerra in Medio Oriente. Il Consiglio europeo è “sconvolto dalle perdite senza precedenti di vite civili e dalla critica situazione umanitaria” a Gaza. E chiede “una pausa umanitaria immediata che porti a un cessate il fuoco sostenibile, al rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e alla fornitura di assistenza umanitaria” alla popolazione.

Nelle conclusioni della prima giornata del Consiglio europeo ha ribadito la necessità di “rispettare e attuare l’ordinanza della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024”, che intima di impedire atti che determinano la distruzione fisica completa o parziale di una popolazione. E “condanna fermamente” la violenza estremista dei coloni israeliani, che devono essere “chiamati a rispondere” dei loro atti, e condanna anche “le decisioni del governo israeliano di espandere ulteriormente gli insediamenti illegali nella Cisgiordania occupata”.

Il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione è “profondamente preoccupato per la catastrofica situazione umanitaria a Gaza e per i suoi effetti sproporzionati sui civili, in particolare sui bambini, nonché per il rischio imminente di carestia, causato dall’insufficiente ingresso di aiuti a Gaza”.

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“Il Consiglio europeo – dicono le conclusioni – esorta il governo israeliano a non intraprendere un’operazione di terra a Rafah, che peggiorerebbe la già catastrofica situazione umanitaria e impedirebbe la fornitura urgentemente necessaria dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria. Oltre un milione di palestinesi stanno attualmente cercando protezione dai combattimenti e accesso all’assistenza umanitaria”. Il Consiglio inoltre chiede a “tutte le parti” di “rispettare il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale e il diritto internazionale sui diritti umani”. Infine, annuncia che “Le violazioni del diritto umanitario internazionale devono essere indagate in modo approfondito e indipendente e deve essere assicurato che i responsabili siano chiamati a risponderne”.

Fonte immagine: https://newsroom.consilium.europa.eu/events/20240321-european-council-march-2024-day-1/Backstage-27353/182568

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