Il caso Saman Abbas, la giovane pakistana scomparsa a Novellara, si arricchisce di nuovi inquietanti dettagli. Secondo il fratello, Saman è stata uccisa per strangolamento
Secondo quanto emerso nelle ultime ora sulla scomparsa della giovane Saman Abbas, l’ipotesi della morte per strangolamento si fa sempre più concreta. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il fratello della giovane avrebbe confessato ai carabinieri la tragica verità e che in questa terribile storia, lo zio Danish Hasnain, sarebbe l’esecutore materiale dell’omicidio. Ma da quanto è emerso, oltre a parlare dello zio come di un uomo freddo e di cui avere paura, non ha agito da solo.
Fonte immagine: corriere.it
Stamane, infatti, è stata diffusa una nuova testimonianza, una fotografia estratta dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, in cui Hasnain insieme ai cugini della giovane scomparsa, imbracciano delle pale e si allontanano. L’uomo avrebbe compiuto l’omicidio con estrema freddezza e premeditando ogni mossa, come sarebbe provato dalla presenza dei biglietti aerei acquistati e che gli avrebbero permesso di rientrare in Pakistan dopo l’omicidio. Altro dettaglio inquietante sarebbe emerso sulle comunicazioni tra i soggetti: «Ora andate a casa, ora ci penso io» avrebbe detto ai genitori della vittima. A dirlo è sempre il fratello che avrebbe assistito alla scena e visto il padre piangere dopo aver ricevuto la notizia della morte della figlia. Il giovane avrebbe chiesto dove avevano seppellito la ragazza, ma in risposta ha ricevuto solo minacce se fosse andato dai Carabinieri.
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Anche il fidanzato di Saman sembra avallare la teoria dell’assassino, poichè era a conoscenza di quanto la giovane fosse preoccupata e spaventata. Avrebbe addirittura chiesto al giovane di chiedere aiuto: «se non mi senti per 48 ore avverti le forze dell’ordine». A sua volta, il giovane pare sia stato minacciato dalla famiglia Abbas. Su Danish Hasnain è stato emesso un mandato di ricerca internazionale.
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