Candlelight, gli archi del quartetto Montalbano suonano i Queen: un sogno tra musica, mare e candele

La musica che unisce, arricchisce e accarezza col suono sapiente degli archi del quartetto Montalbano nell’ambito dei concerti Candlelight Summer

Un turbinio di passione dalle note di quattro musicisti: Francesca Gabriella Iusi (violino), Domenico Marco (violino), Giuseppe Brunetto (viola), Domenico Guddo (violoncello).

Le note, sono quelle dei Queen, per un tributo stupefacente fatto d’archi con il sottofondo della risacca del mare.

Ci troviamo a Le Calette di Cefalù nell’ambito dei concerti Candlelight Summer.

L’atmosfera è un sogno: la luce fioca delle candele sparse sul palco accompagna aneddoti e suono per un repertorio ricco e carico di emozioni: Somebody to Love, Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing Called Love, Killer Queen, Love of My Life, Another One Bites the Dust, I Want to Break Free, We Are the Champions, We Will Rock You, Don’t Stop Me Now, Bicycle Race, Who Wants to Live Forever.

Si alternano e si combinano i suoni degli archi sapientemente orchestrati dal Quartetto Montalbano. Non è solo musica: diventa anche un’occasione di conoscenza grazie agli aneddoti riportati dai musicisti che raccontano la genesi dei brani, i momenti salienti vissuti dalla band con il suo Freddie Mercury.

Poi è di nuovo musica e l’arrangiamento del Quartetto Montalbano riempie l’ascolto, non facendo sentire la mancanza di alcuni strumenti tipici della band.

Intanto dal pubblico si leva un coro che si fa complice mentre tutto intorno sulla riva dietro al palco si infrange qualche onda e su in cielo una splendida spettatrice: la luna rossa che abbraccia tutto.

Assistere ti toglie il fiato: lo spettacolo è un’emozione che accarezza la pelle, e dal brivido che ne scaturisce, si riempie la mente e il cuore, donandoti il sospiro di una sera migliore, fatta di musica.

Difficile disegnare con le parole lo spettacolo al quale si assiste: probabilmente non alla stessa altezza della bravura dei musicisti che si fondono con gli archi, restituendo al pubblico un sogno e la voglia di non svegliarsi.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *