Mahmood, il padre: “se non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome”

Mahmood, il padre parla del suo difficile rapporto con il figlio: “se non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome”
In una intervista rilasciata a Il Giorno, il padre del cantante Mahmood ha raccontato il difficile rapporto con il figlio e il dispiacere dovuto al suo allontanamento. Racconta Ahmed Mahmoud (cognome che poi il cantante ha modificato e usato come nome d’arte): “Io sono andato via di casa quando lui era piccolo, è vero, perché era finito il matrimonio con sua madre. Succede in tante famiglie. È vero che mi sono rifatto una vita ma non ho mai abbandonato Alessandro: ci sono foto di noi due al parco, in momenti di vacanza, in diverse occasioni, anche in Egitto. Andavamo a mangiare fuori insieme, è anche venuto a casa mia quando vivevo a Trezzano sul Naviglio, ha preso in braccio la sua sorellina (che ho avuto da un’altra donna) che ora ha 11 anni e mezzo. La settimana prima che partecipasse al Festival di Sanremo siamo andati a fare insieme un aperitivo. Non sapevo che sarebbe andato a Sanremo né che io avessi ispirato le sue canzoni. Anche se non ci vedevamo spesso, il rapporto non si è mai interrotto e non avrei mai immaginato che potesse parlare di abbandono. Mi fa soffrire sentirmi descritto in questo modo“.
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Ahmed racconta di non aver mai percepito la sofferenza del figlio e di aver scoperto la verità ascoltando i testi delle sue canzoni: “Ho sofferto – dice l’uomo – Come ho sofferto sentendo ’Soldi’. Non è vero che pensavo solo ai soldi, anzi. Come se fossi interessato solo alle cose materiali. Io ho sempre voluto parlare con mio figlio e mi ritengo un uomo dalla mentalità aperta: da musulmano ho accettato tutti i riti cattolici nella mia prima famiglia. Sono stato ricoverato in ospedale per una brutta malattia, prima all’ospedale San Paolo e poi in Egitto durante il periodo Covid. Alessandro lo sapeva, gli ho chiesto di venirmi a trovare ma non è mai venuto. Io ci sono rimasto male. L’ultima volta ci siamo sentiti via messaggio più di un anno fa, ma sempre superficialmente”.
I rapporti tra padre e figlio sono ormai sfaldati, ma Ahmed vorrebbe riallacciarli: “Mi piacerebbe, sì. Io gli voglio molto bene: è mio figlio. Sono orgoglioso di lui e del suo successo. Mi sono emozionato quando una volta, mentre eravamo fuori a cena e lui era già famoso, veniva avvicinato da ragazzi che gli chiedevano l’autografo. Però c’è una cosa che non mi va giù…” ovvero “Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome: non più Mahmoud. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale“.
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