10 agosto, notte di San Lorenzo tra storia e tradizioni: perché cadono le stelle

10 agosto: l’evento celeste, osservato per la prima volta nel 36 d.C., delle stelle cadenti, sono collegate al martirio del santo e interpretate come le lacrime di San Lorenzo

Fu proprio il 10 agosto nel 258 d.C. l’imperatore Valeriano fece giustiziare il diacono sulla graticola. Ed è proprio in concomitanza con questo avvenimento che si verifica l’evento celeste, che viene quindi associato al martirio del santo, ed è stato osservato per la prima volta nel 36 d.C.

Ciò che vediamo in realtà nella notte di San Lorenzo non sono le stelle ma lo sciame meteorico delle Perseidi. Si tratta di detriti di polvere e ghiaccio che vengono abbandonati dalla cometa Swift-Tuttle durante il suo passaggio intorno al Sole.

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Stando alle previsioni dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) e dal Virtual Telescope Project, il momento migliore questa estate 2023 per vedere le Perseidi, non sarà la notte di San Lorenzo 2023, ma le ore precedenti l’alba del 13 agosto.

La cometa Swift-Tuttle ha fatto il suo passaggio l’ultima volta  nel 1992. Infatti transita vicino alla Terra ogni 133 anni.

Dal martirio alla tradizione popolare: in questa notte dedicata alle stelle si ha l’usanza di mettersi tutti con gli occhi al cielo a guardare lo spettacolo delle stelle cadenti esprimendo un desiderio.

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