“Zona Bianca”, le dichiarazioni su Vannacci del Ten. Col. Gianfranco Paglia

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“Zona Bianca”, le dichiarazioni su Vannacci del Tenente Colonnello Gianfranco Paglia

«Noi sappiamo benissimo che (Vannacci) non avrebbe raggiunto la terza stella, quindi questo potrebbe essere uno dei motivi (che lo ha spinto a candidarsi). Però, sono scelte del tutto personali, che vanno rispettate. Pure io ho fatto il politico, però la differenza qual è stata? Quando il presidente Fini mi chiese di intraprendere la campagna elettorale con loro, la prima cosa che feci fu chiamare il mio capo di stato maggiore, il presidente gruppo medaglie d’oro, e dopo lo dissi a mia moglie, perché sono un soldato ed è così che ci si comporta. Lui è stato sospeso semplicemente perché ha scritto un libro e non era autorizzato, con argomenti divisivi, di tutto rispetto per le sue idee ma non per le nostre. In 31 anni non ho mai visto una sospensione del genere». Queste le dichiarazioni del Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, ospite domenica 5 maggio di “Zona Bianca”, in onda su Retequattro.

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«Personalmente, non credo che (Vannacci) meriterebbe di tornare ad indossare l’uniforme. Ma lo ha detto anche Vannacci. Adesso lui si sta facendo fare i conti per vedere se riesce ad andare in pensione oppure no. È tutto legittimo, ci sta, semplicemente noi dobbiamo prendere le distanze, parlo di noi che indossiamo l’uniforme. Addirittura, mi hanno chiamato dei comandanti del Nono per chiedermi scusa, per dirmi che il Nono non è così, ma io questo lo so. Il Nono è il reggimento incursori. Io non entro nelle discussioni politiche, ho le mie idee e le tengo per me, per me. Però Vannacci indossando l’uniforme l’ha macchiata, e questo noi non ce lo possiamo permettere. Noi militari, poi gli altri possono fare quello che vogliono. La Lega può fare quello che vuole, il Partito Democratico può fare quello che vuole. Il nostro compito è spiegare agli italiani che non siamo Vannacci».

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