L’addio del manager della Ferragni fa discutere
Nelle giornata di ieri è diventato ufficiale l’addio di Fabio Maria Damato, storico manager di Chiara Ferragni. Da mesi di mormorava su rapporti tesi e crisi tra i due, con Damato, per molto colpevole in gran parte per il famoso caso Balocco.
Oggi, 14 giugno, Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano fa il punto della situazione definendo Damato il suo secondo marito.
Damato ha specificato di non essere stato licenziato ma di aver rassegnato le dimissioni e di essere rimasto fino a giugno su richiesta del team Ferragni.
Il manager, odiava Fedez, perché secondo una fono de il Fatto: «Damato con lei si comportava come una di quelle madri che sognano che la figlia sposi il principe indiano».
La Lucarelli sintetizza così: «L’ombra. Le consigliava i look, le battaglie da intestarsi, i “claim” femministi sui vestiti. Detestava l’ex coniuge».
In questi anni è stato la sua ombra, ha gestito e curato ogni aspetto della vita dell’influencer. Durante il caso Balocco però sarebbe nato un po’ di risentimento.
Damato non avrebbe gradito il fatto di essere stato additato come colpevole per il caso Balocco, tanto da specificare, in una storia Instagram nelle ultime ore, di non aver mai mandato alcuna mail.
Nel post ha scritto: «essendo diventate pubbliche alcune mail insistentemente a me attribuite, devo precisare come nessuna di queste mail fosse mia. Resto però amareggiato per come questa vicenda abbia messo in ombra anni di duro e onesto lavoro fatto dalle società e dalle persone coinvolte».
Inoltre sui soldi: «Nei mesi ho letto una certa ossessione circa i miei presunti incredibili guadagni. Purtroppo (per me) non solo le cifre circolate sul mio stipendio di lavoratore dipendente sono lontane dalla realtà, ma non ho mai nemmeno percepito da membro dei due consigli di amministrazione questi fantastici compensi di cui si scrive, perché sono ruoli che ho ricoperto a titolo gratuito sino alla mia uscita volontaria».
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