Alessia Pifferi, la sorella: “Avrò sempre il senso di colpa”. Ecco perché

Alessia Pifferi

Alessia Pifferi, la sorella ai microfoni di Quarto Grado: “Avrò sempre il senso di colpa”. Ecco perché

Dopo la condanna in Primo grado alla pena dell’ergastolo di Alessia Pifferi, a parlare è la sorella Viviana che ai microfoni di “Quarto Grado” si è riferita in particolar modo alle parole della difesa di Alessia pronunciate in aula, durante il processo: “Il suo avvocato a un certo punto durante l’arringa ha detto: avrebbe potuto chiuderla in un sacchetto di plastica e buttarla via, nessuno se ne sarebbe mai accorto. Queste accuse vanno oltre la difesa di Alessia, sono tutte ingiurie contro di noi. Mia mamma quella mattina stessa la chiamava al telefono e lei ha cercato di non rispondergli per non farle capire che qualcosa non andava. Non era così la vita di Alessia, non era abbandonata“.

La donna, dunque, si difende dichiarando sostanzialmente che la sorella non è la donna fragile descritta dalla sua legale. Viviana Pifferi ha poi aggiunto: “Io avevo le chiavi di casa, vi rendete conto di cosa vuol dire? Avrò sempre il senso di colpa perché sono mamma e non avrei mai lasciato una bambina nelle mani di una persona che non sapeva occuparsene”.

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Dunque, la donna ribadisce il concetto secondo cui Alessia Pifferi avrebbe nascosto a tutti il fatto di aver lasciato sola la figlia in casa: “In aula è stato detto che non piangeva perché tanto nessuno le avrebbe dato attenzioni. Voi pensate che se noi avessimo sospettato una cosa del genere non ce ne saremmo prese cura? Io ero lì a due passi e non me ne sarebbe fregato nulla avere un’altra figlia o lavorare. Gliele avrei date tutte io” ha concluso Viviana Pifferi.

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