Un’intervista a cuore aperto racconta il dramma dei genitori di Michele Merlo

Perdere un figlio cambia radicalmente le coordinate della vita conducendo in un sentiero interrotto dove c’è solo perdita e smarrimento. La vita diventa un algoritmo imperfetto dove nulla più dona stimolo e ristora. Così la vita dei genitori di Michele Merlo si è fermata nel momento in cui il suo cuore ha regalato l’ultimo battito, adesso c’è solo il nulla davanti a tutto.

Il padre di Michele Merlo parla a cuore aperto in un’intervista che racconta il loro dramma, lo smarrimento che stanno attraversando ma soprattutto l’impossibilità a sopravvivere a così tanto dolore. Perdere un figlio segna una traccia radicale nella vita di una coppia genitorialità, è qualcosa che non rientra nella razionalità, nell’andare ciclico del percorso dell’esistenza. Nessuna parola è consolatoria, la cruda realtà mette di fronte a un confine tra l’esserci e il non esserci. I genitori di Michele Merlo perdendo il figlio in maniera assurda e repentina stanno attraversando quel viatico dove nulla ha più senso e significato. Il racconto del padre affidato a un settimanale testimonia come questo vuoto doloroso si sia impossessato di loro.

“Io e mia moglie non abbiamo più motivo di vivere”, sono queste le parole dense di dolore che arrivano al cuore dell’altro come se fossero una pallottola. Come dargli torto? È un dolore così lacerante che non fa vedere nulla di possibile. Eppure, una ragione per sopravvivere a così tanto dolore va pur trovata. A lui si uniscono altre perdite drammatiche come Marco Vannini, i suoi genitori sono riusciti a trovare uno scopo, una ragione, un perché per dare significato alla loro esistenza smembrata. Lo stesso anni fa fu la volta dei genitori di Federico Luzzi, una grande promessa del tennis italiano, portato via in soli 4 giorni da una leucemia fulminante. Una Fondazione in suo nome sta nutrendo i genitori, attraverso la Fondazione hanno trovato un viatico sostenibile. Auguriamo ai genitori di Michele di incontrare qualcosa che seppur nella faticosa via di elaborazione del dolore gli offra un piccolo pezzetto di possibilità a continuare questo difficile itinerario di vita.

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