Triplice omicidio di Roma, decisivi i video nel cellulare di De Pau

Triplice omicidio di Roma, decisivi i video nel cellulare di De Pau

Triplice omicidio di Roma, decisivi i video nel cellulare di De Pau, in cui si conferma l’omicidio delle due donne cinesi

Continuano le indagini sul caso di triplice omicidio del quartiere Prati di Roma. Secondo quanto riportato da Tgcom24, le immagini ritrovate sul cellulare dell’assassino, Giandavide De Pau, lo inchioderebbero. Le immagini confermerebbero la presenza dell’uomo a case delle donne cinesi e il loro omicidio.

Sempre Tgcom24 riporta parti dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Mara Mattioli, che ha convalidato il fermo e disposto il carcere per De Pau. Si legge che i video “documentano in maniera incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo con le due donne, mandando via altri clienti”.

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Poi prosegue: “Dopo qualche secondo De Pau sposta il telefono e si inquadrano le scarpe che lo stesso indossa, dopodiché il telefono viene appoggiato oscurando la telecamera ma continua ad essere registrato l’audio e si sente entrare nella stanza l’altra donna cinese”.

Inoltre, in un altro video “si sentono rumori e la donna urlare fortemente, ma il suono giunge come soffocato entra l’altra donna che chiede ‘cosa fai a lei’ e subito dopo si sentono le urla strazianti anche della seconda donna che viene aggredita, poi si sente prima il rumore di una porta che sbatte e poi il rumore più forte di un’altra porta, probabilmente quella di ingresso che viene aperta e dal minuto 2:41 si sente il rantolo di Xiuli Guo in fin di vita ritrovata agonizzante sul pianerottolo; dopo qualche minuto si sente la voce del portiere e poco dopo dei soccorritori”.

“La dinamica di quanto avvenuto all’interno dell’appartamento di via Riboty – prosegue il gip – è pienamente provata dal contenuto dei video rinvenuti nel telefono cellulare dell’indagato che smentiscono integralmente la versione dallo stesso fornita circa la presenza di un presunto uomo armato che avrebbe aggredito le due donne e minacciato lui con una pistola. I video, infatti, non solo documentano l’aggressione da parte dello stesso indagato ma anche l’assenza di qualsiasi altro soggetto all’interno dell’appartamento, come preteso dallo stesso indagato che aveva fatto mandare via tutti i clienti per rimanere solo con le due donne”.

Intanto a La Stampa, la sorella di De Pau ha detto: “Amo mio fratello, ma non potevo non denunciarlo. C’era di mezzo la morte di tre donne. Che potevo fare? Dovevo rimanere zitta? È giusto che mio fratello paghi per quello che ha fatto. Io e mia madre gli vogliamo bene, ma stiamo male anche per quello che è successo a quelle tre poverette”.

Fonte immagine: https://twitter.com/poliziadistato/status/1593664429358555142/photo/1

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