Pagamenti con i Pos sotto i 30 euro, cosa sta cambiando

Pagamenti con i Pos sotto i 30 euro, cosa sta cambiando

Pagamenti con i Pos sotto i 30 euro, cosa sta cambiando con la nuova legge di Bilancio promossa dal Governo Meloni

Nella legge di Bilancio 2023 al vaglio del Governo è stata inserita una norma che riguarda i pagamenti con il Pos al di sotto dei 30 euro. La norma potrebbe abolire l’attuale possibilità di accettare il pagamento elettronico anche per piccole somme.

In sostanza, il Governo starebbe eliminando l’obbligo di accettare carte di credito e bancomat per scontrini al di sotto dei 30 euro. La norma, proposta dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha 180 giorni per chiarire i «criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse».

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Intanto, sono sospese tutte le sanzioni a commercianti e artigiani che non accettano i pagamenti elettronici. Le sanzioni prevedevano un fisso di 30 euro più il 4% della transazione negata.

La legge sui pagamenti elettronici, con le relative multe, aveva preso il via nel 2012 con il governo Monti, per poi ricevere alcune modifiche e diversi stop. Era entrata definitivamente in vigore con il governo Draghi e il Recovery Plan a partire dal mese giugno 2022. Nel frattempo, però sono nati dei fronti di opposizione tra i commercianti No Pos, che si opponevano ai pagamenti elettronici «per non ingrassare le banche». Tra le categorie che si rifiutavano di utilizzarlo vi erano i tassisti, ma anche i piccoli commercianti per le spese minime.

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