“The Ultimate Run”: l’ultima sfida dello sciatore freestyle Markus Eder

Si tratta di un docufilm

Markus Eder nel suo habitat naturale, tra trick, salti pazzeschi e montagne innevate. Lo sciatore italiano, campione di freestyle, ha così voluto condividere una parte della sua vita.

Ha infatti scritto e ideato The Ultimate Run” (qui il link).

Il docufilm di 10 minuti parte a Zermatt, nota località svizzera di montagna, per arrivare fino alla valle sottostante.

L’incipit del video è affidato proprio alla voce del fuoriclasse altoatesino che, quando pensa allo sci, rivela di chiedersi ogni tanto: “What If?”.

Eder alla presentazione del suo progetto ha spiegato: “Sono stati due anni bellissimi e anche molto impegnativi.  È stato un percorso lungo, non solo per quanto riguarda le riprese ma anche il dopo per dare la sensazione di una discesa unica”.

E poi svela un retroscena su come sia nato il tutto: “L’idea è partita 7 anni fa e abbiamo provato a realizzarlo anni fa e io mi ero anche lussato la spalla. Il tutto è poi cresciuto, sia il progetto che io a livello tecnico. Due anni fa poi siamo partiti”.

Il titolo è sempre stato scelto dall’inizio dall’idea iniziale nata appunto oltre due anni fa e prodotta da “Legs of Steel“, società di produzione con sede a Innsbruck, diretta dall’ex snowboarder professionista Christoph Thorensen.

Markus Eder inizia infatti la sua avventura da Zermatt, nel cuore delle Alpi svizzere, sovrastata dal leggendario Cervino, e attraversa, dopo aver superato diversi blocchi di ghiaccio, il Klausberg ski resort, nel suo paese di origine.

Dopo una breve sessione di freestyle con amici, Eder torna sulla neve fresca e attraversa il castello medioevale di Tures e il museo minerario.

La discesa termina al tramonto sul fondovalle: sei anni di sci racchiusi in 10 minuti.

Infine Markus Eder aggiunge: “Lo sci mi ha dato talmente tanto nella vita, mi ha insegnato tanto, non solo nel mondo sportivo ma anche fuori, come affrontare la vita, mi ha dato motivazione e spero che questa motivazione arrivi a tutti”.

 

 

 

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