The Kolors: “Siamo grati a Maria De Filippi, la più rock di tutte”

I The Kolors tornano a parlare del rapporto con Maria De Filippi: le parole in una intervista concessa al settimanale Chi

Milano. Sul numero di Chi in edicola domani, i The Kolors, che saranno in gara a Sanremo con il brano “Un ragazzo una ragazza”, dato fra i favoriti, si confessano. Parla Stash, il leader della band: «La cosa che mi piace, a prescindere dai voti, è che si parli di uno “stile The Kolors”, cioè di una identità sonora che, se me lo avessero detto la prima volta che siamo entrati in studio di registrazione e abbiamo deciso di chiamarci The Kolors, non ci avrei creduto. Sono fiero di questo».

«Sono l’ultimo a poter dare la ricetta del tormentone perché quello di Italodisco è stato un successo inaspettato. Dovevamo vedercela, nel campionato delle hit estive, con top player che si erano uniti per realizzare brani accattivanti. È un brano nato per caso in studio, dalle note uscite da un sintetizzatore e una frase che ci siamo detti mentre scrivevamo: “presto, che non resisto”». «Come nasce “Un ragazzo una ragazza?”. Un anno fa eravamo alla stazione Centrale di Milano e abbiamo visto un ragazzo che tentava un approccio con una ragazza. Notavamo la sua difficoltà nel muoversi off line, fuori dalla protezione dei social, per rompere il ghiaccio. Oggi i social hanno tolto fatica ed emozione a quella parte naturale di avvicinamento». «Quando facemmo il provino per Amici, nel 2014, ci travestimmo da quella che, secondo noi, era una “band che può essere presa ad Amici”, e cantammo brani in italiano tipo “In ginocchio da te”.

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Non stava andando benissimo e, allora, visto che avevamo appena composto Everytime – avevo scritto le parole in auto, in tangenziale, in un inglese inventato, mentre arrivavamo allo studio – dissi: “Facciamo quella”. Appena partì la canzone, Maria De Filippi si alzò e mi disse: “Ti devo tranquillizzare, questa è molto più forte delle cover in italiano. Prima stavate cercando di entrare ad Amici, adesso siete veri. E sappiate che, se entrerete qui, dovrete essere veri, qui vince chi non finge”. La sua fu una carezza al cuore e dissi: “Lei è la più rock di tutti”». «Ricordo che, dopo qualche puntata, incontrai Morgan sui Navigli, che mi disse: “Non avevo capito che foste voi, sembrava il video di una band inglese che, per gioco, indossava una maglia di Amici”».

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