Tennis, Djokovic prova a spiegare la sua versione dei fatti

Il tennista ammette di aver fatto l’intervista a “L’Equipe” da positivo

Novak Djokovic, è il caso di dirlo, ci mette una pezza. Il tennista serbo, numero uno al Mondo, continua a far discutere.

Dalel ultime notizie era risultato che il campione fosse positivo al Covid già il 16 dicembre, peccato che fosse stato immortalato a molti eventi i giorni successivi.

Dopo una serie di notizie Djokovic ha provato a rompere il silenzio e ha chiarire la sua versione dei fatti.

Voglio chiarire quanto viene riportato in maniera errata a proposito della mia presenza ad alcuni eventi a dicembre alla vigilia del risultato positivo al test PCR.

Queste notizie non veritiere devono essere corrette. Soprattutto per fugare le perplessità sulla mia presenza in Australia. Per puntualizzare alcuni aspetti che sono molto dolorosi e preoccupano la mia famiglia.

Un post apparso su tutti i social, in cui nel tentare di giustificarsi ammette di aver fatto l’intervista a “L’Equipe” da positivo, commettendo “un errore di valutazione”.

Il 18 dicembre, ero al mio centro tennis a Belgrado per un impegno che avevo preso tempo prima con l’Equipe per una intervista e un servizio fotografico. Ho cancellato tutti gli altri eventi per la giornata, tranne l’intervista con l’Equipe.

Mi sentivo in obbligo di fare con l’intervista con l’Equipe. Non volevo deludere i giornalisti, ma mi sono assicurato di essere rimasto a debita distanza. Ho indossato la mascherina ad eccezione dei momenti per le fotografie.

Mentre tornavo a casa dopo l’intervista per procedere al mio isolamento, ho valutato di aver commesso un errore di giudizio. Sono pronto ad accettare che avrei dovuto rimandare l’impegno.
Per quel che riguarda la mia dichiarazione di viaggio, è stata compilata per me dal mio team – come ho detto agli ufficiali di frontiera al mio arrivo – e il mio agente si scusa sinceramente per l’errore amministrativo nel selezionare la casella sbagliata in relazione ai miei viaggi prima del mio trasferimento in Australia.
È stato un errore e certamente in buona fede. Stiamo attraversando un periodo molto difficile in questa pandemia e qualche volta questi errori possono accadere. Oggi il mio team ha fornito informazioni supplementari al Governo australiano per chiarire questa questione.

Poi giustifica anche la mancata ammissione di aver attraversato, altri paesi, oltre la Serbia prima di arrivare in Australia.

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