Si è spenta a 93 anni Lina Wertmüller: icona del cinema italiano

La regista aveva 93 anni

Lutto nel mondo del cinema. Si è spenta questa mattina, 9 dicembre, come riporta “Corriere della Sera”, la regista italiana Lina Wertmüller.

A dare ufficialmente la notizia un amico di famiglia attraverso i suoi social. Tantissimi i film realizzati come «Mimì metallurgico ferito nell’onore»,« Film d’amore e d’anarchia» o «Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto».

Nel 2020, l’Academy hollywoodianaha assegnato  ‘Oscar alla carriera alla regista italiana Lina Wertmüller.

La Wertmuller aveva detto: “Sono felice per questa notizia. Non me lo aspettavo ma lo prendo volentieri.Mi fa piacere dedicarlo a Enrico Job, compagno di una vita e di lavoro e a nostra figlia Maria”.

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La carriera di Lina Wertmüller

Nata a Roma il 14 agosto del 1928, a diciassette anni si era iscritta all’Accademia Teatrale diretta da Pietro Sharoff.

In seguito aveva iniziato a collaborare con alcuni registi teatrali come Garinei e Giovannini. Oltre il cinema lavora anche in tv come autrice e regia.

C’è lei alle spalle della trasmissione “Canzonissima” nel 1956. Lavora anche a “Il giornalino di Gian Burrasca”, serie televisiva-musical, con Rita Pavone protagonista maschile nel 1964.

Inizia a lavorare nel mondo del cinema come aiuto regista e attrice di Federico Fellini ne “La dolce vita” (1960) e “8” (1962).

Lina Wertmüller fa poi il suo debutto dietro la macchina da presa nel 1963 con “I basilischi”.

Tra i tanti riconoscimenti, per “Pasqualino Settebellezze” viene candidata a tre Premi Oscar nel 1977, tra cui quello come miglior regista. È la prima donna di sempre a ricevere una candidatura.

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