Scomparsa di Kata, le telecamere registrano un grido. Era lei?

Scomparsa di Kata, le telecamere registrano un grido. Era lei

Scomparsa di Kata, ascoltato un grido registrato da una telecamera. Potrebbe essere la piccola quando è stata portata via

Nella ricostruzione di quella che potrebbe essere stata la dinamica sulla sparizione della piccola Kata mancano dei tasselli. In particolare, gli inquirenti sono concentrati nell’individuazione di un buco temporale, quello che intercorre tra la scomparsa e l’allarme lanciato dalla madre della bambina, quando si è resa conto che la figlia non era più nell’albergo.

Gli investigatori stanno analizzando le immagini di sicurezza che tra il 10 e l’11 giugno scorsi hanno filmato le vie della città di Firenze, nella speranza di individuare delle tracce concrete. Tuttavia, un tassello molto importante potrebbe essere fornito dall’analisi di un audio mostrato in esclusiva da “Quarto Grado”.

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Nello specifico si tratta di un audio, in cui si sente il grido poi sparito dietro uno sportello di un’auto che si chiude. Secondo il video mostrato in trasmissione si sentirebbe «L’urlo di una bambina, o di un bambino, immediatamente seguito dallo sbattere di uno sportello di un’auto. Lo ha registrato la telecamera di video-sorveglianza di una pizzeria, a poca distanza dall’ex Hotel Astor di Firenze».

Il video, spiega la trasmissione, è stato recuperato e analizzato dal giornalista Giorgio Sturlese Tosi, «il quale ha anche verificato che l’orario indicato dal sistema di registrazione fosse sincronizzato con l’ora reale. Alle 17:20 di sabato 10 giugno, la telecamera del locale sito all’incrocio tra via Monteverdi e via Veracini, a tre minuti a piedi dall’ex Hotel Astor, registra un grido che squarcia il silenzio del quartiere. Sono trascorse due ore e sette minuti, da quando la piccola Kata è stata ripresa, alle 15.13, ancora all’interno dello stabile occupato. La pizzeria dista tre minuti a piedi dall’ex Hotel Astor, e 120 metri dai palazzi all’angolo tra via Monteverdi e via Boccherini, dove nei giorni scorsi gli investigatori sono entrati più volte per effettuare perquisizioni negli appartamenti e nelle cantine, interpellare tutti i residenti e verificare che la bambina non fosse stata trattenuta nell’edificio. Quarto Grado ha poi consegnato il video, e il relativo audio, ai carabinieri di Firenze che indagano per sequestro a scopo di estorsione».

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