Saman Abbas, oggi l’incidente probatorio per il fratello 16enne

Saman Abbas

Si terrà oggi l’incidente probatorio in cui sarà sentito il fratello di Saman. Fondamentali per il processo saranno le sue dichiarazioni

È previsto per oggi l’incidente probatorio del fratello 16enne di Saman Abbas e ci si augura che il giovane ribadisca ai pm di Reggio Emilia quando affermato fino ad ora, ovvero che la sorella, secondo la sua convinzione, è stata uccisa dallo zio e che l’omicidio fosse stato premeditato per il rifiuto di Saman di accettare il matrimonio combinato in Pakistan.

Nei giorni scorsi il giovane si sarebbe allontanato dalla comunità protetta a cui è stato affidato. L’allontanamento sarebbe avvenuto per circa due ore, prima di essere ritrovato dalle Forze dell’ordine. Non è chiaro il motivo di quella che è stata definita una “fuga”, ma è probabile che a scatenarla sia stato qualche messaggio della famiglia Abbas, che lo avrebbe spaventato.

Leggi anche: Saman Abbas, il messaggio della madre che le chiedeva di tornare a casa

Si teme che il giovane possa ripetere la fuga, nonostante si trovi in una struttura protetta, e per questo è stato disposto per lui il divieto d’espatrio. Lo zio, il presunto esecutore materiale del delitto è attualmente a piede libero e ricercato, mentre i genitori si trovano in Pakistan, dopo essere partiti a poche ore dopo dalla scomparsa di Saman.

Secondo quanto riferisce Fanpage, il giovane è assistito dall’avvocato Valeria Miari, ma potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere per un altro reato connesso, ovvero una violenza privata verso Saman.

Si è appena concluso l’interrogatorio del fratello di Saman e gli avvocati del giovane non hanno rilasciato dichiarazioni su quanto dichiarato dal giovane, ma hanno solo ribadito la sua volontà di collaborare sul caso. A quanto si apprende da indiscrezioni, il giovane ha confermato che ad uccidere la sorella “è stato lo zio Danish Hasnain“.

“E’ un’indagine delicatissima. Trattandosi di un minore, le esigenze di tutela massima vanno ben oltre la difesa tecnica. Capirete il mio silenzio assoluto” dice uno degli avvocati del giovane Abbas.

Mentre la dott.ssa Isabella Chiesi, procuratrice capo reggente di Reggio Emilia, ha dichiarato al termine dell’incidente probatorio: “Sarò soddisfatta quando arriveremo alla fine delle indagini”.

Articolo in aggiornamento 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *