Russia, 500 reclute in rivolta: “trattati come bestie”

Russia, 500 reclute in rivolta trattati come bestie

Russia, 500 reclute in rivolta: “trattati come bestie” e costretti a sostenere personalmente le spese militari

La nuova campagna di reclutamento militare intrapresa dalla Russia per l’arruolamento di nuove leve sembra essere un disastro. Continuano a spuntare video in cui si mostrano le condizioni precarie dei soldati russi. Nell’ultimo video diffuso, si lamentano i soldati: «Ci troviamo nella regione di Belgorod siamo 500, armati. Ma non ci hanno assegnati da nessuna parte. Abbiamo trascorso una settimana trattati come bestie, assolutamente come bestie…».

Sembra che i soldati siano senza sostegno economico e dormano all’aperto: «E ora non si sa chi, dove, dove andiamo, a che reparto saremo assegnati. Non serviamo a nessuno».

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Nel video poi si vede un uomo che mostra un vecchio caricatore: «Ci hanno messo in mano delle armi, ma non sono registrate. Mangiamo quello che ci compriamo noi, abbiamo speso un sacco di soldi solo per il cibo. Per non parlare delle munizioni, o del giubbotto antiproiettile».

In un canale Telegram, le mogli di alcuni soldati parlano di spese da 2.500 dollari, per l’acquisto dell’equipaggiamento necessario, compreso materiale medico per ferite e piaghe.

Sulla veridicità del video alcuni hanno dubbi, pensando ad una propaganda ucraina, ma sono molti i video di questo genere. Intanto, in Russia aumenta il malcontento e la popolazione inizia a comprendere lo scopo vero della guerra e a vedere gli errori di Putin.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/polizia-stradale-elicottero-militare-1282330/

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