Quarta Repubblica, l’intervista di Nicola Porro a Jacob Perry

L’intervista di Nicola Porro a Jacob Perry, dell’Agenzia di sicurezza interna israeliana, in onda questa sera a “Quarta Repubblica”

«Elimineremo Hamas con o senza i nostri ostaggi. Lo stato di Israele non può più permettersi di avere certi vicini». Queste le parole di Jacob Perry, ex Direttore dello Shin Bet (Agenzia di sicurezza interna israeliana) in onda questa sera a “Quarta Repubblica”, il talk d’approfondimento politico ed economico condotto da Nicola Porro in prima serata su Retequattro

Dal 1988 al 1995 Jacob Perry è stato, per sette anni, Direttore dello Shin Bet, nominato dal primo ministro Yitzhak Shamir. Dopo la fine della sua direzione nei servizi di sicurezza, ha lavorato come inviato del Primo Ministro (con Shimon Peres, Benjamin Netanyahu e Ehud Barak) per i “prigionieri di guerra” e persone “Missing in Action”. Nel 2013, Jacob Perry si è unito al nuovo partito centrista Yesh Atid, guidato da Yair Lapid. Nelle elezioni dello stesso anno, è stato eletto alla Knesset ed è stato nominato Ministro della Scienza, della Tecnologia e dello Spazio. Membro Osservatore del Gabinetto di Sicurezza, ha ricoperto questi incarichi fino al dicembre 2014, quando Yesh Atid ha lasciato la coalizione.

Di seguito l’intervista andata in onda questa sera, lunedì 9 ottobre, su Retequattro:

Nicola Porro: «Anche lei pensa e ritiene che ci sia stato un fallimento dei servizi segreti, come tutti quanti ritengono? E come se lo spiega, soprattutto, questo fallimento?»

Jacob Perry: «È stato uno shock, un vero shock. Una sorpresa vera e propria. Lo Shin Bet, il Mossad, l’intelligence dell’esercito, nessuno aveva idea di che cosa sarebbe successo. Ovvero, centinaia di terroristi che penetrano dalla Striscia di Gaza in Israele, buttano giù barriere, entrano negli insediamenti e uccidono quasi 1.000 israeliani. Ne hanno feriti 2.500, forse anche di più. Da un punto di vista di intelligence è stata una sorpresa totale».

Nicola Porro: «Il fallimento dei servizi segreti ha anche ragioni più istituzionali, più politiche?»

Jacob Perry: «Dobbiamo ammettere che siamo stati colti di sorpresa e non penso che dipenda dalle capacità di Hamas. È, piuttosto, un vero fallimento dell’intelligence israeliana e questo sarà sicuramente oggetto di indagine quando la guerra sarà finita».

Nicola Porro: «Alcuni media sostengono che i servizi egiziani vi avessero avvisato di questo attacco»

Jacob Perry: «Il Governo ha detto che non è vero. Non hanno mai parlato con gli egiziani: è una bugia. Personalmente non posso sapere che cosa sia vero e cosa no. Gli egiziani dicono che erano al corrente dell’attacco e che ci hanno avvisato una settimana fa, ma il Primo Ministro ha detto che non è così, quindi è una bugia».

Nicola Porro: «È molto delicata questa domanda. È possibile immaginare che non ci fossero degli infiltrati, delle spie israeliane a Gaza?»

Jacob Perry: «No, in realtà abbiamo una rete impressionante di spie dello Shin Bet e in passato hanno sempre avuto successo. Questa volta, invece, abbiamo fallito e dobbiamo ammetterlo. È stato un fallimento che c’è costato tante vite e ha colto Israele di sorpresa».

Nicola Porro: «È incredibile pensare però che anche l’esercito al confine della Striscia di Gaza si sia mobilitato così tardi o sbaglio?»

Jacob Perry: «Sì, assolutamente, è stato un fallimento dell’intelligence e non c’erano abbastanza truppe regolari nell’area e così i terroristi, circa 200, hanno potuto fare quello che volevano, hanno massacrato degli innocenti, degli uomini, donne, i bambini, famiglie intere è stato terribile, veramente terribile»

Nicola Porro: «Come deve reagire ora Israele? Dal punto di vista di uno come lei che conosce i servizi segreti e anche la potenza militare di Israele»

Jacob Perry: «Credo che Israele abbia deciso di eliminare l’intera organizzazione Hamas. Attaccheremo la Striscia di Gaza ed elimineremo Hamas. Alcuni si chiedono se ne saremo in grado e io a queste persone rispondo che sì ne siamo in grado, ne abbiamo la forza e li elimineremo, è un’organizzazione barbara, selvaggia, crudele»

Nicola Porro: «Hamas ha 130 ostaggi, molti dei quali si considerano in Gaza»

Jacob Perry: «Sì, ha ragione è un problema ma comunque elimineremo Hamas con o senza i nostri ostaggi. Lo stato di Israele non può più permettersi di avere certi vicini. C’è stato un periodo in cui abbiamo pensato che Hamas potesse essere quasi un partner, un partener per la pace o quantomeno rispettoso. Ma dopo questo attacco, non abbiamo più dubbi, elimineremo la striscia di Gaza, niente acqua, niente elettricità, niente fino a quando questa organizzazione sarà sconfitta».

Leggi anche: Gaza assediata da Israele, il presidente Netanyahu: “È solo l’inizio”

Nicola Porro: «Anche al costo di perdere qualche ostaggio?»

Jacob Perry: «Sì e mi dispiace dirlo ma dovremo attaccare Hamas e senza pietà, non possiamo più permetterci un vicino simile, una simile organizzazione terroristica, sono dei nemici e non vogliamo vivere vicino a dei nemici»

Nicola Porro: «Ha dato questo punto di vista anche al presidente Netanyahu?»

Jacob Perry: «Non ne ho parlato con il Primo Ministro ma a quanto ne so questa è l’opinione sia del Primo Ministro che di tutto il Governo. Vogliono eliminare Hamas e scrivere la parola fine nella storia di questa organizzazione terroristica».

Nicola Porro: «Lei pensa che Hamas abbia agito da solo? Così tanti missili, così tanti terroristi, così tanta organizzazione, così tanto web attack nel senso di terrorismo web»

Jacob Perry: «La mia opinione, dalle informazioni che ho, è che sono finanziati e addestrati dall’Iran. L’Iran ha agito dietro le quinte di questo attacco. L’Iran aiuta Hamas e altre organizzazioni terroristiche come Hezbollah in Libano. C’è l’Iran dietro questo attacco, sia finanziando che addestrando questa organizzazione».

Nicola Porro: «Se è così come dice lei, e molti lo sostengono, non c’è un rischio che ci possa essere un attacco dalla parte nord del Paese dove ci sono Hezbollah? Lei ha fatto il capo dei servizi segreti, quello è un punto delicato?»

Jacob Perry: «Sì, penso di sì. Penso che Hezbollah entrerà non appena vedrà Hamas in difficoltà. Oggi abbiamo due gruppi terroristici che tentano di penetrare Israele da Nord e possiamo prevedere che Hezbollah si unirà alla guerra in futuro».

Nicola Porro: «Quanto sarà lunga questa guerra dal suo punto di vista?»

Jacob Perry: «Ci vorrà del tempo, non ci vuole poco tempo per eliminare un’organizzazione così. Ci vorranno diverse settimane forse anche di più ma dobbiamo chiedere ai nostri cittadini di essere pazienti e aiutare il nostro esercito a fare il suo lavoro».

Nicola Porro: «Esercito israeliano, intelligence israeliana, attrezzatura israeliana è forte ed efficiente come negli anni ‘90?»

Jacob Perry: «Sì lo è siamo forti abbastanza abbiamo la tecnologia, gli strumenti e le conoscenze e abbiamo anche gli uomini possiamo farlo non è un problema ma ci vorrà tempo e ci costerà tante vite e anche tanti soldi»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *