Il giornalista è l’unico rimasto nella capitale ucraina
La guerra dei civili, la guerra di Putin e la guerra di chi la deve raccontare come l’inviato della Rai Piergiorgio Giacovazzo.
Giacovazzo è l’unico inviato della rete pubblica a essere ancora a Kiev, nella capitale dell’Ucraina, cuore del paese che resiste.
L’inviato di guerra è uno dei pilastri della rete e del TG2. Giacovazzo da anni lavora per la rete pubblica e per il TG2 da 27 anni.
Il giornalista è anche uno dei volti fissi della redazione sportiva con particolare interesse ai motori, ciclismo e alla velocità.
Giacovazzo e gli altri inviati Rai
Giacovazzo è nato a Roma il 3 gennaio del 1970 e lavora in Rai dal 1992. Oltre aver fatto da inviato di guerra è stato anche responsabile dell’ufficio stampo dell’ex campione Max Biaggi.
Oltre a lui, ci sono anche, per la Rai, Emma Farné, Stefania Battistini e Giuseppe La Venia. Mentre proprio dal 7 marzo, il Radio Giornale Rai è trasmesso da Leopoli e condotto da Andrea Vianello.
Qualche settimana fa, a inizio conflitto, Giacovazzo all’ADN Kronos spiegava: “Alle due del mattino ci siamo svegliati con il rumore delle bombe, qui vicino si sentivano i tonfi dell’artiglieria pesante. Io mi sono svegliato con i botti e hanno continuato fino all’alba, sentivamo il suono dei carri armati. Il nostro interprete, necessario perché qui nessuno parla inglese o francese, ha avuto paura a rimanere ed è voluto tornare di corsa a Kiev, aveva anche la macchina con cui ci spostavamo, siamo rimasti a piedi e senza interprete“.
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