Michele Bravi a Positano tra musica e aneddoti: l‘artista si racconta

Michele Bravi ospite di “Positano Racconta”: le dichiarazioni del cantautore e scrittore 

Michele Bravi è stato uno dei tanti ospiti della seconda edizione di “Positano Racconta”. Nella suggestiva Positano si sta svolgendo il Festival letterario organizzato e promosso dalla Fondazione De Sanctis. I curatori di questa nuova edizione sono Chiara Gamberale e Emanuele Trevi che hanno invitato nel corso dei giorni tantissimi artisti da Niccolò Fabi, a Cristina Comencini fino ad arrivare al giovane cantautore e scrittore Bravi. Il tema di quest’anno scelto da Gamberale e Trevi è “Miserie e splendori”.

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Le dichiarazioni dell’artista…

L’artista sul palco del Festival “Positano Racconta” ha raccontato com’è avvenuto il suo primo approccio alla musica e non solo. Bravi dichiara:

“Io ho iniziato ad aver voglia di mettere la mia voce su una cosa perché il primo amore è partito come ascoltatore, rimanevo un po’ colpito da questa rete di unione che si creava tra una cassettina e la mia vita per quanto fosse una vita di un bambino. Questo modo di pensare disordinato però diventava ordinato nel momento in cui c’era qualcuno che cantava e quindi forse il primo momento in cui ho capito che la musica poteva essere una strada è quando ho capito di essere un ascoltatore che aveva piacere ad ascoltare”.

Il cantautore e autore del libro “Nella vita degli altri” ha rivelato: 

“Io non percepisco troppo il senso della competizione. […] Tendo sempre ad essere molto concentrato su quello che scrivo. Quando inizi a scrivere qualcosa hai un obiettivo, cioè è cristallizzare un momento della vita, può essere un fatto, una relazione, un sentimento, può essere un colore, può essere tutto quello che vuoi però cristallizzarlo, metterti lì come se fossi col marmo, scolpirlo e dire: “eccola là” quella è l’immagine esatta che volevo dire. […] È quello il grande turbamento di riuscire a dire l’intenzione che ho deve prendere una forma materiale però  non arriva mai al punto che quella materia che si crea poi va in confronto a qualcuno e quindi toglie ascolto a qualcuno, oppure retrocede e quindi aggiunge ascolto a qualcuno. Il turbamento è sempre tra me e l’intenzione con cui la cosa che sto facendo nel mio caso principalmente canzoni, abbiano il senso e la forma con cui le ho pensate”.

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