Michael Jackson, respinte nuove accuse sul cantante

Un giudice statunitense ha rigettato le accuse di un uomo australiano

Le nuove accuse a carico di Michael Jackson sono state rifiutate da un giudice statunitense. Un uomo australiano lo aveva infatti accusato di molestie sessuali.

Wade Robson, questo il nome dell’uomo lo ha incontrato a cinque anni e ha sempre sostenuto come l’artista avrebbe abusato di lui: più volte è apparso anche in alcune clip di Jackson.

Le accuse sono state rivolte nel 2013 e sono state indirizzate anche alle varie compagnie del cantante: il giudice della corte superiore della contea di Los Angeles, Mark A. Young, ha però accolto la richiesta della difesa e ha archiviato il caso.

Le compagnie gestite dal cantante non avevano l’obbligo di difendere o proteggere Robson.

Le prove dimostrano ulteriormente che gli imputati non avevano la capacità legale di controllare Jackson, perché Jackson aveva la proprietà completa e totale degli imputati aziendali”.

Robson è uno dei tanti che hanno preso parte al documentario della HBO Leaving Neverland: il documentario – denuncia, con cui sono venuti a galla diversi retroscena relativi al comportamento della star e a quello che avveniva nella sua tenuta.

Secondo l’uomo la star lo avrebbe molestato per 7 anni e in quanto dipendente del cantante le società di Jackson avevano il dovere di proteggerlo e tutelarlo.

In realtà, come ha spiegato il giudice, le società erano solo entità legali controllate da Jackson che non potevano controllarlo.

Leggi anche: Leaving Neverland: il documentario su Michael Jackson

 

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