Masterchef, i primi eliminati della nuova edizione

Masterchef

Partito ufficialmente il cooking show

Il lungo viaggio di MasterChef Italia è partito ufficialmente.

La rotta prevedeva partenza dalle postazioni piene di sorprese per la prima Mystery Box, Invention Test a tema mare con una sfida Tirreno vs Adriatico e le rispettive cucine, arrivo a Messina nella prova in esterna e poi ritorno ai fornelli per il traguardo di serata, un Pressure Test tesissimo al sapore di pasta ripiena.

I primi due aspiranti chef hanno dovuto abbandonare il viaggio: sono Chù e Fiorenza, che hanno tolto il grembiule rispettivamente all’Invention e al Pressure.

Prima “vera” Mystery Box per i cuochi amatoriali di quest’anno. A farla da protagonista, un panino al salame, grande classico delle merende italiane.

Per loro dieci ingredienti e l’obiettivo di creare un piatto, usando tutti o alcuni di questi alimenti, capace di riprodurre l’esplosione di sapori che un panino al salame crea in bocca.

I giudici hanno scelto di assaggiare i piatti di Filippo, che ha proposto il suo Nella vita ci vuole fegato (fegato marinato in salsa di soia chutney di nespole e insalata di cavolo riccio e finocchio).

Settimino con il suo Fegato alla contadina (fegato con cipolla, papacella, finocchi in agrodolce e crema di Roquefort).

E di Eleonora con All my liver (fegato speziato alla birra con cipolle, finocchi gratinati con salsa di Roquefort, panna e latte).

Quest’ultima si è aggiudicata la prova con relativa Golden Pin, a garanzia dell’immunità di una prova a sua scelta per le prossime settimane, e un vantaggio nel successivo Invention Test.

Una sfida tra i due grandi mari d’Italia, Tirreno e Adriatico, e i loro ingredienti: a lei il compito di dividere la classe in due, assegnando quindi i piatti di uno dei due versanti marini italiani.

Una sfida creativa e con la possibilità di spaziare con grande libertà.

I giudici hanno premiato il piatto dell’Adriatico di Antonio, Canocchie e Macco (purea di cicerchie con canocchie in umido e salsa di cicoria). I peggiori, invece, sono stati Alice con Ricordo felice (crema di canocchie con cicerchie croccanti).

Chù, che ha presentato Hope (pesce azzurro con asparagi bianchi su salsa di squacquerone) e Niccolò, che ha portato davanti ai tre giudici La vita non ha senso (Teriyaki di sugarello con cicerchie su salsa di cicoria).

Infine Sara con un Autostrada del sole (crema di squacquerone con cicoria ripassata e canocchia al mosto d’uva). Piatto peggiore quello di Chù, che ha abbandonato subito la cucina.

Trasferimento a Messina per la prima Prova in Esterna: gli aspiranti chef hanno dovuto cucinare per i 40 nuotatori che, per celebrare il 70° anniversario dalla prima traversata a nuoto dello Stretto.

Antonio, vincitore dell’Invention Test, ha potuto comporre le due brigate scegliendo anche i rispettivi menù: grembiule rosso per lui per preparare il Pidone di mare (una sorta di calzone fritto ripieno tipico della città), mezze maniche con le sarde e, a seguire, braciole di pesce spada con contorno a scelta.

La brigata blu, capitanata da Lorenzo ha invece preparato il Pidone di terra, la Pasta ‘ncasciata messinese come primo e, come seconda portata, le braciole di carne con contorno a scelta.

I piatti di mare hanno vinto la prova, blu condannati al Pressure Test che aveva come protagonista la pasta ripiena.

Gli sfidanti dovevano abbinare, uno per uno, diciotto tipologie di pasta al rispettivo ripieno.

I primi a sbagliare sono dovuti passare allo step successivo, l’ideazione di un nuovo formato e di un nuovo ripieno per una vera e propria “pasta d’autore” inedita.

Peggiore della prova Fiorenza, che ha dovuto abbandonare MasterChef Italia.

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