Giungla digitale: arriva lo stop dei baby influencer (contro i genitori che li sfruttano)

Dopo la Francia, anche in Italia potrebbe arrivare lo stop ai baby influencer nella giungla digitale 

L’esposizione dei bambini sui social potrebbe avere ormai i mesi contati. Dopo la Francia, anche l’Italia potrebbe dire no ai baby influencer. Da Fratelli d’Italia al Partito Democratico passando per Azione: il fronte parlamentare si sta muovendo per nuove regole che tutelino i minori sui social, che sempre più spesso sono usati dai genitori per produrre contenuti e monetizzare sulle piattaforme.

“Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale” è il titolo del ddl che è stato presentato a Palazzo Madama dalla senatrice di Fdi Lavinia Mennuni. E non solo: un testo analogo è stato depositato alla Camera dalla dem Marianna Madia.

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La bozza sulla quale si stanno apportando le ultime modifiche si compone di sei articoli. In primis punta a verificare l’età dell’utente. L’articolo 5 del ddl prescrive: “bambini che sin dall’età di tre, quattro, cinque anni vengono utilizzati per la promozione di prodotti e servizi – spesso destinati ad altri coetanei – attraverso le grandi piattaforme di condivisione video e social network”. In questo caso il ddl stabilisce che “la diffusione, non occasionale, dell’immagine di un minore di sedici anni attraverso un servizio di piattaforma online” è soggetta “all’autorizzazione di chi ne esercita la responsabilità genitoriale o ne è tutore, nonché della direzione provinciale del lavoro”, nel caso in cui la diffusione dell’immagine del minore produca o sia finalizzata a produrre “entrate dirette o indirette superiore ai 12mila euro all’anno”. Inoltre, “quando le entrate dirette e indirette derivanti dalla diffusione dei contenuti” superano 12mila euro all’anno, i proventi percepiti “a partire dalla data di superamento di tale soglia sono versate su un conto corrente intestato al minore protagonista dei contenuti e non possono essere utilizzate in nessun caso da chi esercita la responsabilità genitoriale sul minore salvi eventuali casi di emergenza che può essere utilizzata nell’esclusivo interesse del minore, in entrambi i casi previa autorizzazione della competente autorità giudiziaria minorile”, si legge ancora nella bozza del disegno di legge riportata da Today. 

Infine, il sesto articolo istituisce il numero emergenza infanzia 114.

 

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