Luciano Spalletti, dalla carriera da calciatore allo scudetto a Napoli: chi è l’allenatore dell’Italia

Ritratto del nuovo allenatore della Nazionale italiana di calcio: chi è Luciano Spalletti, l’uomo chiamato a risollevare le sorti azzurre

L’addio di Roberto Mancini di qualche giorno fa ha costretto l’Italia a reinventarsi in tempi record. E fortuna ha voluto che l’allenatore finito nel mirino fosse colui che ha riportato Napoli sul tetto d’Europa dopo trent’anni. Luciano Spalletti è diventato il nuovo allenatore della Nazionale. Ad accogliere il nuovo CT è stato Gabriele Gravina, presidente della FIGC. “Diamo il benvenuto a Spalletti – ha dichiarato il numero uno azzurro -, la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli Azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi”.

Chi è Luciano Spalletti

Nato a Certaldo il 7 marzo del 1959, Luciano Spalletti deve al calcio le proprie fortune, nonostante una carriera da calciatore sempre in salita. La gavetta da allenatore di Luciano Spalletti inizia da Empoli, ma ancora prima il tecnico di Certaldo fu un centrocampista che sviluppò gran parte della sua carriera nelle serie inferiori: l’esordio avviene nel Castelfiorentino per poi passare all’Entella Bacezza, allo Spezia, al Viareggio e infine proprio all’Empoli, dove a fine carriera inizia l’avventura da allenatore nel settore giovanile toscano.

Nel 1995 diventa tecnico della prima squadra vincendo la Coppa Italia di Serie C e conquistando prima la promozione in B e poi, l’anno successivo, quella in A. L’anno successivo passa alla guida del Venezia, ma anche in questo caso la storia finisce con un esonero. Nel dicembre 2001 viene chiamato in corsa dall’Ancona in Serie B e porta la squadra a un ottimo ottavo posto che gli vale la successiva chiamata dell‘Udinese.

Proprio in Friuli vive tre anni da sogno, dove conquista una doppia qualificazione alla Coppa Uefa e nel 2004-05 una storica Champions League. Risultati che lo portano fino alla Roma, dove rimane per quattro anni conquistando due Coppe Italia, una Supercoppa italiana e diversi secondi posti in campionato, ma si distingue anche in Europa dove raggiunge in due occasioni i quarti di finale in Champions League. All’inizio della stagione 2009-10 si dimette dai capitolini e vola in Russia, allo Zenit San Pietroburgo, dove vince due scudetti e due coppe.

Nel 2016 viene richiamato sulla panchina della Roma, dove viene ricordato più per le discussioni con Totti e il conseguente ritiro dal calcio del fuoriclasse, anche se riesce a riportare i capitolini in Champions League. Poi il biennio all’Inter, dove riporta i nerazzurri nella principale competizione europea dopo sette anni. Quindi l’approdo sulla panchina del Napoli, dove nel 2023 vince lo storico terzo scudetto con i campani, entrando nella leggenda.

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