La Russa, parla il padre della ragazza: “Non ha consegnato la sim? Significa che nasconde qualcosa”

Il padre della ragazza – presunta vittima di violenza sessuale – ha commentato la mancata consegna della scheda sim del figlio del presidente del Senato

“Telefono sì, carta sim no”: a commentare la decisione di non consegnare la scheda sim del telefono è il padre della ragazza, presunta vittima di stupro, per cui è accusato il figlio di Ignazio La Russa presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa. L’uomo ha dichiarato: “Rilevo la mancata consegna spontanea della sim del telefono, ritengo che questo fatto sia la dimostrazione che il ragazzo nasconde qualcosa”.

Per la richiesta della sim, qualora fosse reputato necessario, servirà una richiesta alla Giunta per le autorizzazioni del Senato.

A disporre il sequestro del dispositivo è stato sabato sera il procuratore capo Marcello Viola. Si tratta di un sequestro probatorio utile a trovare elementi che possano servire a chiarire i fatti relativi alla serata tra il 18 e il 19 maggio scorsi, data indicata dalla presunta vittima sulla violenza subita che sarebbe stata di gruppo, stando alla denuncia.

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Leonardo Apache, nella serata di venerdì intorno alle 19, è stato convocato negli uffici della Questura. Qui, alla presenza del difensore Adriano Bazzoni, dei pm e del responsabile della Squadra mobile Marco Calì, ha consegnato il cellulare che, come appurato dalle indagini, era nella sua “disponibilità esclusiva”.

Come riporta Il Giorno, “inoltre nell’atto è stato specificato che gli accertamenti verranno effettuati “con esclusione nella successiva analisi di comunicazioni” coperte dall’articolo 68 della Costituzione. La difesa può comunque ricorrere al Tribunale del Riesame contro il sequestro, qualora invece ci fosse bisogno della sim la magistratura sarebbe obbligata a presentare formalerichiesta alla Giunta per le autorizzazioni del Senato”.

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