Incidente di Urbino, l’autista: «Così ho salvato i 40 ragazzi sul bus»

Incidente di Urbino, l'autista «Così ho salvato i 40 ragazzi sul bus»

Incidente di Urbino, l’autista racconta l’incidente dal letto di ospedale: «Così ho salvato i 40 ragazzi sul bus»

Il tragico incidente che si è verificato nelle Marche ha scosso tutti e solo grazie alla freddezza dell’autista del bus, il bilancio dei morti non si è aggravato. Maria Lucia Canali, titolare della compagnia di autobus su cui viaggiavano i 40 bambini, è riuscita a parlare al telefono con Massimo, l’autista del bus. A riportare le parole della donna è il Resto del Carlino: «Massimo ha suonato due o tre volte il clacson per attirare l’attenzione dell’autista, per dirgli di rimettersi in corsia, di stare attento. Non è servito a niente perché l’ambulanza non ha frenato andando contro il mezzo. L’urto è stato molto forte e Massimo ha capito subito che si doveva abbandonare il bus perché le fiamme sarebbero divampate subito. In un primo momento i ragazzi hanno provato a spingere per scendere dalle portiere anteriori ma il nostro autista li ha rimandati tutti indietro urlando di scendere sul retro perché sarebbe divampato un incendio. E questa decisione ha salvato i ragazzi».

Il sacerdote che accompagnava il gruppo di ragazzi di età compresa fra i 7 e i 13 anni, ha commentato: «Non vogliamo dire niente perché abbiamo visto la morte in faccia. Parlarne non servirebbe». I volontari hanno accompagnato i ragazzi fino a casa, cercando di alleviare il trauma dell’esperienza.

Maurizio Gambini, sindaco di Urbino, ha detto: “È una tragedia. Per fortuna, almeno tutti i ragazzi sono salvi: sono stati visitati e rassicurati da 118 e Croce rossa. Non essendoci segni di scivolamento o altre situazioni che facciano pensare a una pericolosità della strada come causa dello scontro, potrebbe esserci stato un errore umano. Questa è una galleria di ultima generazione, tuttavia, è un tratto che abbiamo tenuto d’occhio, ponendo anche un autovelox all’uscita lato Fermignano, dove già c’erano stati incidenti”.

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Un automobilista che sopraggiungeva subito dopo l’incidente ha riferito: “Ho notato il fumo uscire dal tunnel, sempre di più, sempre più nero. Poi è comparsa una fila indiana di circa 30 ragazzi, guidati da un adulto, e, a seguire, un’eliambulanza ne ha raccolti con il verricello due che si erano seduti su un’aiuola. Il tutto è avvenuto in un attimo”. L’incendio sarebbe stato causato dallo scoppio delle bombole di ossigeno presenti sull’ambulanza.

La direzione generale di Ast Pu ha espresso vicinanza alle famiglie dei sanitari e del paziente deceduti: “Siamo profondamente addolorati per la perdita dei nostri operatori. Hanno dedicato la loro vita alla comunità e ai pazienti”. Il sindaco di Fossombrone, Massimo Berloni, intende proclamare il lutto cittadino per “manifestare in modo solenne il dolore della città”.

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