Hakim Elliasmine, l’atleta che dopo vari titoli italiani aspetta ancora la cittadinanza

Si è riacceso il dibattito sullo Ius Soli sportivo

L’Olimpiade di Tokyo e le vittorie degli azzurri hanno dato spunto anche alla riapertura del dibattito relativo allo Ius Soli sportivo.

Tanti sono gli atleti che sono in attesa di cittadinanza italiana: molti non possono rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali ma possono competere ai campionati italiani

È il caso di Abdelhakim Elliasmine che ha 22 anni e vive in Italia da 15. I genitori sono di origini marocchine, lui ha tutti i documenti in regola ma per la legge non è ancora un cittadino italiano.

Non solo dalla sua ci sono anche i meriti sportivi visto che è uno dei migliori mezzofondisti in circolazione.

Ha vinto, non a caso dieci titoli nazionali, sei medaglie d’argento e sette di bronzo: «Aspetto una risposta da due anni, sognavo che arrivasse prima degli Europei di Tallin ma niente».

«Non posso vestire la maglia azzurra o arruolarmi in un gruppo sportivo militare».

A parlarne anche Achille Ventura, presidente dell’Atletica Bergamo.

Il padre di Hakim ha presentato domanda di cittadinanza quando lui aveva 18 anni. Respinta perché dal reddito familiare mancavano 300 euro. Nel 2019 il presidente della Fidal Giomi ha chiesto per lui al ministero la cittadinanza per alti meriti sportivi in base alla legge 91/1992. Solo un mese fa siamo riusciti ad avere la conferma che la pratica è stata ricevuta.

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