Guerra Russia-Ucraina, ecco il punto della situazione tra combattimenti, mediazioni e città assediate e conquistate
Nella giornata di ieri, 3 marzo, si è tenuto il secondo incontro dei negoziati tra Russia e Ucraina. Oltre all’accordo per la creazione di corridoi umanitari con il cessate il fuoco, nessun altro progresso è stato ottenuto, anche se vi è stata la promessa di un nuovo round di colloqui di mediazione.
Intanto, sul territorio ucraino la guerra continua tra bombardamenti russi e difesa ucraina. Dopo la conquista russa della città di Kherson, si guarda con apprensione alla città di Mariupol, che risulta isolata. Preoccupazione anche per Odessa e per le minacce che vengono dal mare per un imminente sbarco russo. Nella cittadina di Kharkiv e nella zona di Gostomel, gli ucraini hanno creato delle piccole roccaforti, respingendo fermamente le truppe cecene. Anche Melitopol è scenario di un disastro.
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Nella notte scorsa, inoltre, i russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina, causando un incendio a quella che è considerata la centrale più grande d’Europa, la cui esplosione provocherebbe danni dieci volte più grandi di Chernobyl. La centrale, tuttavia, sarebbe stata messa in sicurezza.
#Ucraina devastata da un folle psicopatico. Che qualcuno fermi questo scempio.#StopPutinNOW #StandWithUkraine️ #StopWar #RussianUkrainianWar #UkraineRussiaWar #Putin
— Luce (@LuceDeLaurentis) March 3, 2022
Secondo fonti ucraine, ci sarebbero forti perdite nell’esercito russo. Il presidente Putin ha deciso di rimborsa con una somma pari a circa 60mila euro le famiglie dei caduti. Morti si registrano anche tra i militari ucraini e tra i civili. Tuttavia, come riporta il Corriere della Sera, “Putin è ancora lontano dagli obiettivi prefissati. Ma è una lunga marcia e come lo stesso leader ha detto a Macron il peggio deve ancora venire. C’è tempo per altre distruzioni”.
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