Guerra Russia-Ucraina, Draghi riferisce in Senato e chiede il voto di fiducia

Guerra Russia-Ucraina, Draghi riferisce in Senato e chiede il voto di fiducia

Guerra Russia-Ucraina, Draghi riferisce in Senato e chiede il voto di fiducia per procedere con il sostegno al conflitto

Il Presidente Mario Draghi ha reso, al Senato della Repubblica, le Comunicazioni  sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. Alle 15.30 sarà alla Camera dei Deputati per riferire sugli stessi temi.

Il discorso di Draghi, interrotto più volte dagli applausi dall’assemblea dei Senatori, si è concentrato sulla crisi bellica tra Russia e Ucraina.

Ha detto Draghi: “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea” e ha poi aggiunto: “negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa e che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici. Le immagini delle bombe hanno messo fine a quell’illusione”.

Draghi ha dunque ribadito la vicinanza all’Ucraina e alla sua popolazione, gravemente colpita dalla guerra. “L’Italia – ha detto Draghi – non si volta dall’altra parte”. L’aggressione “della Russia verso un Paese vicino ci riporta indietro di oltre ottant’anni, all’annessione dell’Austria, all’occupazione della Cecoslovacchia e all’invasione della Polonia. Non si tratta soltanto di un attacco a un Paese libero e sovrano, ma di un attacco ai nostri valori di libertà e democrazia e all’ordine internazionale che abbiamo costruito insieme. Ora tocca a noi tutti decidere come reagire”.

la reazione per Draghi deve essere “rapida e ferma” perché “il disegno revanscista del presidente Putin si rivela oggi con contorni nitidi, nelle sue parole e nei suoi atti”. Il premier ha anche parlato delle minacce nucleari avanzate da Putin, le quali “ci impongono una reazione rapida, ferma, unitaria”.

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Oltre ad appoggiare la scelta delle sanzioni economiche alla Russia, l’Italia, ha detto Draghi, mette in campo militari: “sono in stato di pre-allerta ulteriori forze già offerte dai singoli Paesi membri all’Alleanza: l’Italia è pronta con un primo gruppo di 1.400 militari e un secondo di 2.000 unità. Ringrazio il ministro Guerini e tutte le forze armate per il loro impegno e la loro preparazione”. “Sul piano militare – ha aggiunto Draghi – il Comandante Supremo Alleato in Europa ha emanato l’ordine di attivazione per tutti e 5 i piani di risposta graduale. Per quanto riguarda le forze navali, sono già in navigazione e sotto il comando NATO. Le nostre forze aeree schierate in Romania saranno raddoppiate in modo da garantire copertura continuativa, assieme agli assetti alleati”.

Infine, non è mancato l’aiuto dell’Italia verso le migliaia di profughi ucraini in fuga dalle bombe: “Faremo la nostra parte, senza riserve, per garantire la massima solidarietà”.

Fonte immagine: https://www.governo.it/it/media/ucraina-informativa-del-presidente-draghi-parlamento/19261

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