Guai per Renato Brunetta: l’ex ministro è indagato

Brunetta

A suo carico accuse di falso e finanziamento illecito

Guai per Renato Brunetta ex deputato ed ex ministro italiano. È di oggi la notizia, 25 luglio e secondo il quotidiano Repubblica, di come sarebbe indagato per i reati di falso e finanziamento illecito.

Stando a quanto sostiene la Procura sarebbe reo di aver venduto alcune quote a una società di prodotti sanitari al suo vice capo di gabinetto al ministero della Pubblica amministrazione.

Brunetta ne è stato a capo tra il 2021 e il 2022 nel governo di Mario Draghi. Il vice era anche marito della titolare, insieme sempre all’ex Ministro, della società sotto indagine.

L’ex deputato, ma è una ipotesi per il momento, avrebbe modificato e cambiato delle carte per celare il passaggio di denaro (60.000 €) che serviva per la compravendita delle quote.

A oggi Brunetta ricopre la carica di Presidente del CNEL, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, e non fa più parte del suo storico partito, Forza Italia.

Al quotidiano si è però difeso: «È stata una vendita regolare conclusa con chi aveva il diritto di comprare, la compagna del vice capo di gabinetto vantava un diritto di prelazione. La vendita è stata conclusa a un prezzo congruo, i reati di corruzione e illecito finanziamento sono stati archiviati dal Tribunale dei ministri che ha sottolineato come l’intera vicenda sia, in realtà, un semplice rapporto tra privati.

Nonostante ciò, la procura continua ad indagare. Ho presentato un’ampia memoria attraverso la quale confido di aver chiarito tutto, non credo sia un reato per un ministro vendere delle quote societarie anche perché con quei soldi  non ho finanziato attività politiche o elettorali».

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